Un rapinatore solitario è entrato in azione nel cuore della notte di ieri, riuscendo a intascare una somma ingente di denaro con un piano pressoché perfetto: lo sconosciuto ha fatto irruzione nella sala slot Piccarello, alle porte di Latina, con una pistola in pugno che ha utilizzato per minacciare la cassiera e costringerla a mettere gli incassi delle giocate nelle sue mani, un bottino che si aggira attorno ai 50.000 euro. Del caso si stanno occupando gli investigatori dei Carabinieri, al lavoro per identificare l'autore del colpo: i militari della Compagnia di Latina stanno incrociando testimonianze e filmati della video sorveglianza per carpire indizi utili.

L'uomo è entrato in azione intorno alle 3.30 nella sala giochi di via Monti Lepini, nei pressi della rotatoria all'incrocio con via Piccarello e via don Torello, attività commerciale che resta aperta con orario continuato. Probabilmente il rapinatore aspettava il momento giusto per entrare in azione. Non è ancora chiaro che mezzo abbia utilizzato per spostarsi, tantomeno se c'era un complice fuori ad attenderlo, ma quando ha fatto irruzione nel locale il rapinatore era solo e ha subito rotto gli indugi mostrando l'arma che impugnava, una semiautomatica del tutto simile a quelle in dotazione alle forze di polizia, in apparenza un'arma autentica.

Atterrita dalla minaccia armata, la commessa non ha potuto fare altro che assecondare le richieste dello sconosciuto, consegnando il denaro che era custodito in quel momento nel registratore di cassa. Una volta arraffati i contanti il bandito ha lasciato in fretta la sala slot per dileguarsi, così com'era arrivato. A quel punto è scattata la segnalazione al 112 e in zona sono confluite le pattuglie dei Carabinieri per le ricerche del fuggitivo, ma anche per raccogliere una descrizione dettagliata dei fatti e un primo identikit del rapinatore. Testimonianze arricchite dai filmati della video sorveglianza interna del locale che hanno ripreso l'azione criminale in ogni sua fase, immortalando l'autore del colpo a mano armata.

Per ora gli investigatori dell'Arma non sembrano cogliere possibili collegamenti con altri episodi simili registrati in precedenza nel capoluogo. Anzi, per ora sembra trattarsi di un caso isolato, perché le ultime rapine messe a segno in città, nemmeno troppo recenti, sembrano differire sia per modalità che nella descrizione dell'autore. La caccia all'uomo prosegue serrata, anche attraverso servizi di controllo del territorio potenziati in orari e zone sensibili, con l'obiettivo di anticipare le mosse del bandito ed evitare che possa tornare a colpire.