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Il caso

Violate le norme antincendio, processo per la suocera di Soumahoro

I controlli di Asl e Vigili del Fuoco scattati nel 2018 a Latina e Aprilia nelle strutture di accoglienza della coop Karibu. Emerse irregolarità

Violate le norme antincendio, processo per la suocera di Soumahoro

Non sono state rispettate le norme relative alla prevenzione degli incendi nelle strutture che gestiva la cooperativa Karibu. E' quello che contesta la pubblica accusa nel processo che si sta celebrando in Tribunale a Latina davanti al giudice monocratico nei confronti di Marie Terese Mukamitisindo, suocera del deputato Soumahoro. La donna è indagata anche nell'inchiesta sulla presunta evasione fiscale della cooperativa che nei giorni scorsi si è conclusa con l'avviso di conclusione indagini da parte della Procura.

In questo procedimento già al dibattimento la donna - in qualità di legale rappresentante della coop Karibu - deve rispondere di alcune violazioni accertate nel corso di un controllo nelle strutture. L'accesso ai luoghi era scattato a luglio 2018 da parte della Asl e del personale dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Latina. «Ometteva la revisione periodica degli estintori - ha sostenuto la Procura nel capo di imputazione - e di elaborare il documento di valutazione dei rischi e non nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale». I fatti contestati sono stati accertati ad Aprilia e a Latina. Gli inquirenti avevano contestato anche un'altra omissione: quella relativa alla «formazione dei lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio».

Una volta raccolte le conclusioni a cui era arrivato il personale della Asl e dei Vigili del Fuoco, il pubblico ministero Valerio De Luca aveva disposto la citazione diretta a giudizio. In Tribunale si stanno svolgendo due processi «gemelli» relativi ad accertamenti eseguiti nelle strutture, entrambi riprenderanno a luglio e non è escluso che si possano concludere con la sentenza. Nel corso dell'ultima udienza che si è svolta nei giorni scorsi davanti al giudice onorario ha deposto un vigile del Fuoco che aveva eseguito un sopralluogo nella struttura. Ha spiegato che era stato accertato il mancato rispetto di alcune norme in materia di prevenzione degli incendi. A seguito dei sopralluoghi erano state impartite delle prescrizioni a cui la coop - secondo quanto sostiene la difesa - ha adempiuto mentre per la Procura invece non lo ha fatto. Subito dopo che si erano conclusi gli accertamenti il pm - come è previsto per questi reati - ha disposto la citazione diretta a giudizio. La donna è difesa nel procedimento dagli avvocati Giovanni Fontana e Massimiliano Di Girolamo.

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