Il verdetto
20.04.2023 - 07:30
La revoca del permesso a costruire per il centro commerciale Globo è illegittima: lo ha stabilito in via definitiva il Tribunale amministrativo nella sentenza pubblicata ieri pomeriggio, con cui viene accolto il ricorso presentato nel 2021 dalla Cosmo spa per ottenere l'annullamento, poi effettivamente concesso, del provvedimento col quale il Comune di Latina, a settembre del 2021, dispose di annullare in autotutela la licenza edilizia concessa in sanatoria alla società Seranflex per quello stesso sito ben diciotto anni prima. Ed è stato proprio questo lungo lasso di tempo trascorso tra la sanatoria e il provvedimento di autotutela a convincere i giudici che l'ente avesse speso troppo tempo e fosse intervenuto fuori limite massimo per quella che veniva definita una difformità nelle cubature. Questa decisione, pure al netto di possibili appelli in secondo grado da parte dell'amministrazione comunale, sblocca nei fatti la realizzazione del centro commerciale, anche perché i giudici amministrativi richiamano la perizia della Procura della Repubblica di Latina espletata nell'ambito del procedimento penale sull'abuso edilizio e in quell'atto si legge che «non sussiste alcuna dolosa infedeltà delle istanze di condono anche con riferimento alle dimensioni e alle destinazioni d'uso».
C'è poi sempre nel verdetto del Tar un esplicito richiamo al lassismo durato 18 anni all'interno dell'ente: «... il Comune ha svolto più volte la verifica del titolo edilizio in questione, così consumando il relativo potere di intervenire in autotutela, potere che il Comune medesimo non può legittimamente pretendere di esercitare ancora una volta, a distanza di diciotto anni dal rilascio del titolo, per di più in assenza di nuovi elementi di conoscenza sopravvenuti». La vicenda tira in ballo non solo la ricorrente Cosmo spa e il Comune di Latina che aveva fermato i lavori del centro commerciale con la revoca della concessione in sanatoria, bensì una serie di altri soggetti che a vario titolo hanno interesse all'apertura del centro e comunque avevano molto da perdere nella sospensione tuttora in vigore. Tra questi la Mimosa Park srl, la Bnp Paribas Group Leasing Solution spa. La sanatoria fu autorizzata dal Comune sotto le feste di Natale del 2003 (il 21 dicembre di quell'anno) alla Seranflex. Molti anni dopo, il 4 agosto del 2014, la Cosmo spa acquista in leasing l'immobile posto sulla Pontina con tutti i titoli urbanistici allora in regola ed è per questo che ha potuto presentare il ricorso al Tar, ritenendo leso il suo diritto a poter avviare l'attività finita sotto la lente della Procura e poi all'attenzione dell'ente che nel 2021 ha affermato che la cubatura non era compatibile con i titoli edilizi esistenti.
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