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Il fatto

Certificato pazzo: davanti al gup la parola alle difese degli oltre 60 imputati

L'inchiesta era stata condotta dai Carabinieri del Nas di Latina. In un primo momento erano oltre 120 le persone indagate

Certificato pazzo: davanti al gup la parola alle difese  degli oltre 60 imputati

Hanno discusso i difensori di alcuni degli oltre 60 imputati ieri mattina in Tribunale a Latina nel corso del processo che si sta svolgendo davanti al giudice Pierpaolo Bortone, relativo alla corruzione con i certificati medici. L'inchiesta era stata condotta dai Carabinieri del Nas di Latina e aveva interessato mezza provincia.
Gli accertamenti erano stati a tappe e l'indagine alla fine si era svolta in diverse tranche: prima con l'emissione dei provvedimenti restrittivi e un processo che si è già concluso, a seguire con la denuncia a piede libero di altri indagati. Adesso una volta chiusa anche questa seconda parte dell'inchiesta, rischiano il rinvio a giudizio e quindi il processo. In aula è stato il turno di una parte del collegio difensivo che per i propri assistiti ha chiesto il non luogo a procedere nel tentativo di scardinare le accuse.
Le difese hanno iniziato già a discutere a seguito della richiesta di rinvio a giudizio, formulata nel corso della precedente udienza da parte della pubblica accusa, rappresentata dal pm Martina Taglione. Soltanto una imputata ha scelto una strada processuale diversa e cioè un rito alternativo.

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