Il caso
31.05.2023 - 09:22
Clamorosa esclusione del Comune di Sperlonga nel procedimento per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa degli incanti per i lavori alla scuola Aspri. La decisione è arrivata nell'udienza preliminare che si è svolta ieri mattina davanti al giudice Giuseppe Molfese, che ha rigettato l'istanza di costituzione depositata dal legale dell'ente, l'avvocato Giovanni Maria Giaquinto. Per il gup c'era una carenza di motivazioni poiché, dopo l'entrata in vigore della Riforma Cartabia, è necessario motivare la qualificazione del diritto a stare in giudizio contro ciascuno degli imputati e in questo caso mancava. Dunque la Procura di Latina, rappresentata dal sostituto Valerio De Luca, sarà sola nell'eventuale dibattimento per l'inquinamento dell'appalto, soprattutto nessun cittadino di Sperlonga avrà diritto al risarcimento in caso di eventuali condanne. Mancherà, di fatto, una rappresentanza della comunità locale. Il procedimento, nato come costola dell'operazione Tiberio del gennaio 2017, conta 16 imputati e tra questi gli imprenditori Pietro e Francesco Ruggeri, padre e figlio di 70 e 38 anni, titolari della DR Costruzioni e Isidoro Masi, accusato di aver favorito l'aggiudicazione. Come si sa il primo step delle verifiche sugli appalti a Sperlonga aveva sollevato il velo sulla gestione di una serie di contratti di appalto.
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