Il fatto
09.06.2023 - 13:00
Sarà un soggetto privato a gestire i cinque più importanti siti archeologici della città e ad organizzare l'accoglienza dei visitatori, l'informazione, gli eventi, la biglietteria. Il Comune, di fatto, getta la spugna di fronte alla impossibilità di seguire direttamente le aree di maggiore interesse per i turisti e anche appetibili per spettacoli ed eventi.
Si tratta del mausoleo di Cicerone, del Cisternone romano, del complesso archeologico di Caposele, della torre di Mola e del complesso archeologico della Villa di Mamurra. Un patrimonio straordinario, purtroppo spesso chiuso o inaccessibile nonostante il buono stato di conservazione e gli imponenti lavori di restyling con cui nel tempo si è intervenuti. In questi giorni (e fino al 17 giugno) è vigente il bando che avvia l'iter per la «manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l'affidamento in concessione dei servizi di gestione e valorizzazione dei siti archeologici di Formia». Si tratta in concreto di una indagine di mercato, vince chi offre di più in termini di servizi ma anche di aggio a beneficio dell'ente che finora non solo non ha avuto i soldi e personale per la gestione, ma ha rinunciato anche ad una fonte di incasso. A guardare bene il bando, si tratta, tutto sommato, anche di un esperimento poiché il soggetto che si aggiudicherà il servizio avrà comunque un contratto breve, di soli quindici mesi, fino al 30 settembre 2024 , per quanto sia prevista una proroga di ulteriori sei mesi in attesa di eventuali altri affidamenti nel caso in cui il meccanismo dovesse effettivamente funzionare.
Le offerte dovranno partire da 75mila euro, di cui 30mila per il periodo giugno-dicembre 2023 e 45mila per il periodo gennaio-settembre 2024. Il range massimo calcolato sulla base di stime è di 105mila per l'intero periodo. Ma se le cose dovessero funzionare ci si aspetta un incremento delle vendite dei biglietti e dunque dei visitatori delle aree archeologiche che hanno fatti segnare un trend positivo negli ultimi anni, specie per quanto riguarda le richieste sull'accesso al Cisternone romano e alla Villa di Mamurra.
Il prezzo dei biglietti di ingresso ai siti resta calmierato sulla base delle tabelle del Ministero dei beni culturali.
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