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L'intervento

Alluvione sui Lepini, il Prefetto: «Questo è un territorio malato»

Tavolo ieri in Prefettura, Falco ha fatto il punto della situazione nelle zone alluvionate «Un miracolo non aver avuto nemmeno un ferito»

Alluvione sui Lepini, il Prefetto: «Questo è un territorio malato»

"Siamo ancora in emergenza per le prossime 48 ore ed occorrerà tenera alta l'attenzione soprattutto nelle zone di Sezze, già interessate dagli eventi atmosferici di domenica scorsa". Sono le prime parole pronunciate dal Prefetto di Latina Maurizio Falco, al termine della riunione che fino a qualche minuto prima si era tenuta a porte chiuse con i sindaci di Sezze, Lidano Lucidi e Sermoneta, Giuseppina Giovannoli, il comandante dei Vigili del Fuoco, Luigi Capobianco, il Colonnello dei Carabinieri, Lorenzo D'Aloia, comandante provinciale dei Carabinieri, il presidente del Consorzio di Bonifica, Lino Ponti, Acqualatina, l'assessore regionale all'Ambiente e ai Cambiamenti Climatici, Elena Palazzo e prima, collegati in videoconferenza con l'assessore ai Lavori Pubblici, Ricostruzione, Viabilità e Infrastrutture Manuela Rinaldi il direttore generale dell'Agenzia Regionale della Protezione Civile, Carmelo Tulumello.


Una programmazione a medio termine con la previsione di una possibile evacuazione delle aree in cui il terreno ha ceduto e la frana ha minacciato l'incolumità della popolazione residente.
Il Prefetto ha richiamato la necessità di mettere da parte ogni dissidio e di agire in modo corale: "Il territorio è malato, e solo un miracolo non abbiamo avuto nemmeno un ferito. Possiamo dire di aver avuto il terzo miracolo, dopo Formia, Itri, ora Sezze. Ora dobbiamo mettere in sicurezza le popolazioni e iniziare ad operare senza distinguo al di là delle specifiche competenze, che pure vanno richiamate, occorre operare congiuntamente, creare una nuova cultura, essere pronti anche ad eventuali ordinanze di evacuazione, agire in modo collegiale". Al Sindaco Lidano Lucidi il compito di tornare velocemente a Sezze e mettere insieme i vari responsabili del C.O.C mappare con i tecnici i punti più critici, da tenere sotto osservazione, h24: da Casali a Fosso Veniero, da Suso a via di Valle Pazza fino al temuto Fosso Brivolco:
"Non avevo dubbi, non sarei stato lasciato da solo. - il suo commento - Ora il nostro compito nel breve periodo, è quello di mettere in sicurezza la vita delle persone, di continuare a liberare le sedi viarie, e dare la massima assistenza ai cittadini ma finita la fase emergenziale, occorrerà inziare a lavorare alla fase strutturale".

Rassicurano le parole dell'assessore Elena Palazzo, sebbene da esse traspaia una preoccupazione, quella di fare presto: "Fin dal nostro insediamento con il Presidente Rocca abbiamo intrapreso una attività di ricognizione stiamo lavorando a questo, certo i conti si fanno con la disponibilità delle risorse e nel nostro caso ci siamo trovati costretti ad approvare un bilancio tecnico, ma ciò che mi rassicura oltre alla notoria capacità di azione del presidente Rocca, è la presenza in Giunta di un assessore dall'alto profilo tecnico (riferendosi alla Rinaldi) con lei collegati in videoconferenza abbiamo stabilito quali saranno le prime misure da adottare e in questo avremo al nostro fianco il dottor Tulumello, occorre affrontare con un nuovo slancio culturale anche questa fase emergenziale". Ora lo sguardo è rivolto alle colline, aspettando che la nottata passi.

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