Il fatto
15.06.2023 - 14:30
I fratelli Angelo e Salvatore Travali e come loro Graziano Grazioli non possono essere giudicati per il reato di sequestro di persona, del quale erano accusati in concorso con i fratelli Manuel e Mirko Ranieri nella vicenda del marzo 2014 degenerata poi nell'omicidio a colpi di pistola del romeno Nicolas Adrian Giuroiu. Sul procedimento penale è piombato l'effetto della riforma Cartabia, che il giudice monocratico Simona Sergio ha applicato dichiarando improcedibile il reato di sequestro di persona, per il quale è necessaria la denuncia querela della parte offesa, deceduta in questo caso.
Gli imputati, assistiti dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giancarlo Vitelli, Italo Montini, Leone Zeppieri e Pasquale Cardillo Cupo, erano comparsi nell'inchiesta sull'omicidio consumato nove anni fa tra Borgo Sabotino e Olmobello, appunto col sospetto di avere partecipato alle fasi iniziali del sequestro di persona: il romeno era stato bloccato in strada nei pressi della centrale nucleare mentre riportava a Roma la giovane prostituta romena che nel frattempo si era legata sentimentalmente al più grande dei fratelli Ranieri, poi condannati per l'uccisione di Giuroiu, il cui cadavere fu trovato nel pozzo di un'azienda agricola alle porte di Cisterna.
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