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Il fatto

Esplode il caso delle spiagge libere «sparite»

Interrogazione del consigliere Silvio D'Amante al sindaco e al capo dei vigili per conoscere se esistono ancora tratti non occupati

Esplode il caso delle spiagge libere «sparite»

Come era inevitabile che fosse esplode in piena estate il caso degli arenili interamente privatizzati a Gaeta. E' di ieri infatti una interrogazione del consigliere comunale Silvio D'Amante rivolta al sindaco Cristian Leccese, all'assessore Martone, alla dirigente della polizia locale, De Filippis, con cui si chiede di fare un minimo di chiarezza sulla effettiva perimetrazione dei tratti di arenile con libero accesso al mare. D'Amante, già sindaco di Gaeta, fa riferimento alla «nota esplicativa della Regione Lazio di maggio 2023,inviata a tutti i Comuni del litorale laziale, richiamante le disposizioni del Regolamento regionale per gli arenili liberi o con serviz» e «chiede conoscere se siano stati predisposti controlli per verificare l'ottemperanza, da parte dei gestori delle suddette disposizioni. Tra le disposizioni si ricordano il divieto di preposizionamento di ombrelloni, lettini o altro con decadenza della concessione alla terza violazione, e accessi liberi ogni 300 metri».

«La Regione Lazio - scrive ancora D'Amante - con nota del 01/02/2023 ha inoltre constatato una scarsa segnalazione di sanzioni da parte degli enti locali rispetto alle segnalazioni da parte di Guardia di Finanza, capitaneria di Porto e Agenzia del Demanio. Si chiede inoltre di conoscere le modalità con le quali viene attuato il sevizio di controllo. Il sottoscritto, con disappunto, fa presente di non aver avuto nessun riscontro ad una interrogazione sullo stesso argomento, fatta a luglio 2022. Sono certo che questa volta una risposta ci sarà». Il nodo della fruizione degli arenili liberi va avanti da molto tempo e ci sono interi tratti di litorale praticamente chiusi al pubblico, come quello dell'Arenauta che ha solo accessi attraverso i tratti concessionati. Per il resto un lungo muro divide la Flacca dalla spiaggia e persino l'accesso a piedi implica il pagamento di una sorta di pedaggio. Le cose non vanno diversamente sul lungomare di Sant'Agostino dove le spiagge libere attrezzate, così ribattezzate, rappresentano ormai un unicum con gli stabilimenti balnerari e, in concreto, le spiagge a totale fruizione pubblica non esistono. Non risultano sanzioni.

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