Il caso
02.08.2023 - 08:30
Il direttore generale di Abc Silvio Ascoli
Un'attività di indagine finalizzata alla raccolta e alla verifica di tutte le informazioni necessarie a valutare le attività dell'azienda speciale per la raccolta e il trattamento dei rifiuti Abc. A cinque anni e mezzo dalla costituzione della sua azienda in house il Comune di Latina a trazione centrodestra sceglie la strada della due diligence sull'azienda Speciale Abc disposta con un atto di giunta, il primo atto ufficiale assunto dalla nuova amministrazione, relativo all'azienda strumentale dell'ente.
L'obiettivo dell'esecutivo, nella verifica puntuale sull'investimento operato dal Comune nel 2017, è quello di porre in essere "una corretta pianificazione degli obiettivi da raggiungere e per poter esprimere i relativi indirizzi strategici e gestionale dell'azienda speciale", ha spiegato l'assessore alle Partecipate Ada Nasti, a margine della riunione di giunta che ha portato alla relativa deliberazione. La giunta ha dato mandato al dirigente del servizio Finanziario e Partecipate del Comune di avviare la procedura selettiva per il conferimento di uno specifico affidamento per l'analisi della due diligence organizzativa e contabile di Abc ad una società di revisione legale e contabile, impegnando la somma di 40mila euro.
Nel dettaglio, la due diligence richiesta dovrà spaziare in diversi ambiti a cominciare dalla governance: analisi dello statuto, dell'atto costitutivo, del regolamento sul controllo analogo, del rispetto delle disposizioni normative applicabili all'azienda speciale. Saranno attentamente vagliati tutti gli atti della giovane ma già corposa storia dell'azienda al fine di capire e valutare come muoversi in vista dell'approvazione del nuovo piano industriale e del proseguimento e completamento del servizio oggi mancante dell'anello del centro storico. Finora la raccolta dei rifiuti è uno dei nodi problematici della città ancora condotta a due velocità sul territorio con 2/3 di territorio ormai entrati a regime con il sistema porta a porta e i mastelli e un terzo di città che corrisponde al centro cittadino, ancora con il vecchio sistema dei secchioni. Il servizio che oggi è ancora incompleto e sconta ritardi enormi sul cronoprogramma già prima che si bloccasse sotto il commissario è un nodo che l'amministrazione Celentano aveva detto di voler affrontare con celerità in campagna elettorale e che oggi si mette sulla strada di uno studio attento delle caratteristiche, delle soglie di miglioramento e dei profili di criticità dell'azienda. «Chiediamo la verifica del patrimonio di Abc e l'analisi di tutti i contratti di consulenza, di fornitura e di appalto al fine – ha spiegato l'assessore Nasti – di valutarne l'impatto sulle passività attuali o future». Tra gli ambiti dell'approfondimento richiesto ci sono inoltre aspetti giuslavoratistici, con analisi dei contratti di lavoro a qualsiasi titolo, anche individuali dei manager e delle figure apicali. Sotto la lente anche l'organizzazione e gestione operativa, rispetto la mission istituzionale, in primis attraverso la valutazione delle attività svolte e dei processi attuativi rispetto agli obiettivi del contratto di servizio. L'elenco si conclude con l'analisi di eventuali contenziosi o di passività potenziali idonee a produrre passività di bilancio con relativa stima, termini di esigibilità delle stesse e degli eventuali accantonamenti, e l'analisi di tutti gli aspetti economici-finanziari e di bilancio. I risvolti visibili e più problematici della vicenda si rifetteranno a breve anche sulle bollette. L'aumento dell'ultimo Pef approvato di dieci milioni di euro avranno ricadute interamente a carico delle bollette nell'ordine di aumenti del 33%, come spiegato dall'assessore in consiglio. Una batosta pronta ad arrivare sotto Natale.
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