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Cronaca

All'esame per la patente con gli auricolari, sotto accusa tre indiani

Disposta la citazione diretta a giudizio per i braccianti agricoli indagati durante le prove per ottenere la patente. Non parlavano e non capivano l'italiano

All'esame per la patente con gli auricolari, sotto accusa tre indiani

La Procura di Latina e il pubblico ministero Antonio Sgarrella, titolare dell'inchiesta, dopo che hanno chiuso tutti gli accertamenti, hanno disposto la citazione diretta a giudizio nei confronti dei tre stranieri di origine indiana, indagati a piede libero perchè sorpresi durante una prova per l'esame di guida negli uffici della Motorizzazione con tutto l'occorrente per copiare. Erano stati alcuni dipendenti che si erano insospettiti per il comportamento dei cittadini stranieri alle prese con la prova. Avevano dato l'allarme.

Era emersa una circostanza singolare: non parlavano l'italiano. I fatti contestati erano avvenuti il 20 luglio del 2021. «Hanno presentato come propri lavori opera di altri - era riportato nel capo di imputazione - segnatamente perchè nel corso dell'esame a quiz per il conseguimento della patente di guida B presso la Motorizzazione venivano sorpresi con auricolari blue tooth tramite i quali - ha sostenuto la Procura - soggetti esterni fornivano le risposte alle domande».

I tre indagati che ora saranno processati davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina lavorano come braccianti agricoli e hanno tra i 41 e i 33 anni, sono difesi dagli avvocati Simone Rinaldi e Marta Censi.

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