Il caso
13.09.2023 - 12:00
Il processo Olimpia dopo appena due udienze è ad un soffio dalla fine: a un passo c'è la prescrizione. Tre associazioni per delinquere finalizzate ad obiettivi diversi: dai favori della vecchia amministrazione comunale all'Us Latina Calcio, fino al fronte urbanistico, erano diventate materia di una corposa indagine tra le più imponenti di sempre.
Il processo a distanza di quasi sette anni dagli arresti sembra ai titoli di coda. Già prima di entrare nel vivo (la prima e unica udienza si è svolta lo scorso aprile con la testimonianza di un investigatore), si potrebbe chiudere nella prossima udienza fissata per il 23 gennaio del 2024 davanti al Collegio Penale.
A «spaccare» il dibattimento, usando un termine calcistico ci ha pensato anche la sentenza di assoluzione dello scorso 12 aprile per l'imprenditore Vincenzo Malvaso e l'ex funzionaria del Comune di Latina Elena Lusena (anche loro erano stati imputati ma avevano scelto una strada processuale diversa). Sono stati assolti in via definitiva. «Il fatto non sussiste», aveva sostenuto la Corte d'Appello. Quella decisione per le difese assume un peso tanto rilevante quanto decisivo nelle pieghe del processo.
Ieri pomeriggio in Tribunale l'udienza si è aperta con le difese che hanno chiesto l'assoluzione per i rispettivi assistiti tra cui l'ex assessore Giuseppe Di Rubbo, l'ex sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, e poi per l'imprenditrice ed ex presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, l'architetto Luca Baldini, il costruttore Massimo Riccardo, l'architetto Ventura Monti, l'ex presidente del Latina Calcio e all'epoca dei fatti deputato di Fratelli di Italia Pasquale Maietta, e poi anche per gli altri. I reati fine delle tre associazioni non sussistono. E' questo quello che ha rimarcato in aula il collegio difensivo. «Il Tribunale non può fare altro che prendere atto di questo risultato relativo alla sentenza della Corte d'Appello, ci sono dei passaggi nelle motivazioni - hanno aggiunto le difese - che escludono l'esistenza del vincolo associativo».
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