Cronaca
20.09.2023 - 12:30
Prima un messaggio sms, poi il contatto via WhatsApp da un numero a lei sconosciuto ma che riferiva di essere la figlia che le scriveva con un numero prestatole da qualcuno, visto che aveva perso il proprio telefonino cellulare. Un tentativo di truffa è iniziato così ed è stato sventato fortunatamente dall'intervento di un'altra giovane ragazza, amica della figlia della donna, che ha prontamente salvato tutta la conversazione e ha convinto la possibile vittima a recarsi dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia per denunciare tutto accaduto poco prima.
Un tentativo come avvengono a centinaia ogni giorno solo che questa volta il malintenzionato forse anche con un po' di fortuna, aveva inviato il messaggio alla vittima perfetta una donna che, a quanto sembra, da qualche settimana non aveva più contatti con la figlia per alcuni screzi. La donna si è vista chiedere un aiuto dalla figlia e sul momento si era anche convinta ad esaudire quelle richieste. Richieste naturalmente di soldi, addirittura 2800-2900 euro, per il pagamento di fantomatiche bollette rimaste insolute. L'intervento dell'amica della figlia della donna le ha però permesso di aprire gli occhi, in questo modo la mamma si è resa finalmente conto che i messaggi certamente non arrivavano dal telefono cellulare di sua figlia ma da un numero addirittura marocchino.
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