Il caso
22.09.2023 - 09:30
Che non fosse un cambio appalto semplice lo si era capito: servizio delicato, quello delle scuole per l'infanzia e gli asili nido, personale necessario per la qualità del settore (assistenza ai bambini molto piccoli), riflettori accesi perché il primo nell'era della nuova amministrazione. Ma adesso che la pratica è quasi risolta emerge anche dell'altro nel passaggio di consegne tra il gestore uscente, coop Astrolabio, e la nuova aggiudicataria, coop Gialla. Perché fosse regolare il trasferimento del personale, pur garantito dalla apposita clausola sociale, è stato infatti necessario un apposito incontro presso l'Ispettorato del lavoro e dal verbale emerge chiaramente che la società subentrante aveva assunto persone non aventi diritto in luogo di quelle garantite dalla clausola sociale.
Tra queste parenti stretti di un assessore in carica. L'azienda cedente, secondo quanto riportato nel verbale, ha consegnato gli elenchi dei dipendenti in forza sulle due gare di appalto, ossia quella per le scuole dell'infanzia e l'altra per gli asili nido. Per la prima gara, ossia quella per le scuole dell'infanzia, «passando ad un'attenta verifica del personale ausiliario si è riscontrato che alcuni lavoratori non avrebbero avuto diritto al passaggio in quanto appartenenti a scuole ormai passate di competenza statale». Erano state dunque erroneamente assorbite dalla coop Gialla tre persone non previste cui è stato revocato il contratto; al loro posto sono state assunte le operatrici rimaste fuori in considerazione di quello che nel verbale viene definito un errore.
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