Il caso
26.09.2023 - 14:30
Sono serrate le indagini per risalire a chi possa aver danneggiato la vettura della Garante Regionale per l'Infanzia e l'Adolescenza Monica Sansoni, vittima di un episodio dai risvolti inquietanti, avvenuto nei giorni scorsi a Latina, sotto la sua abitazione. La Procura ha aperto un'inchiesta sulla scorta della denuncia presentata nei giorni scorsi in Questura.
Secondo gli investigatori la matrice sembra chiara e si potrebbe inserire in un contesto ben preciso, legato ad una indagine sulla pedofilia e lo scambio di materiale pedopornografico su cui vi è uno stretto riserbo e che si muove tra le province di Roma e Latina. Oltre a foto ci sarebbero anche dei video.
L'azione intimidatoria avvenuta la scorsa settimana sarebbe stata pianificata: chi ha agito non ha portato via nulla dalla vettura e ha voluto lanciare un messaggio.
Monica Sansoni, in prima linea per contrastare i reati contro i minori, sia sul fronte del bullismo che della pedofilia, a seguito dei fatti ha presentato una denuncia.
Poche ore dopo è avvenuto un altro episodio di intimidazione che ha riguardato un minore vittima di abusi sessuali nell'ambito di una inchiesta che riguarda il Lazio. Qualcuno sotto la sua abitazione ha deciso di lasciargli un messaggio a quanto pare molto chiaro ed è stata presentata una denuncia ai Carabinieri.
Ieri pomeriggio la Garante Monica Sansoni era a Sezze in occasione di un incontro pubblico in tema di legalità e sicurezza. Sono intervenute le più alte autorità, a partire dal Prefetto Maurizio Falco che ha sottolineato di essere vicino alla Garante: «Non sei sola, siamo con te». Tutte le istituzioni si sono strette attorno alla Sansoni.
Era presente anche il Comandante Provinciale dei Carabinieri Christian Angelillo, il Questore Raffaele Gargiulo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Giovanni Marchetti che la Garante ha ringraziato insieme al Prefetto per la solidarietà ricevuta, al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, al presidente del Consiglio regionale del Lazio, ai vice presidenti, agli assessori regionali e i consiglieri. In un passaggio del suo intervento ha sottolineato che queste rimostranze hanno un significato: probabilmente vuol dire che si sta andando nella direzione giusta. Le indagini coordinate dalla Procura di Latina proseguono nel massimo riserbo anche se la pista privilegiata sembra essere quella che affonda le radici nelle inchieste sulla pedofilia che potrebbero toccare ambienti insospettabili.
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