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Il fatto

Falso collaudo, arriva l'assoluzione

Esce di scena l'ingegner di Gravio accusato di aver dato il via libera per l'agibilità del settore ospiti del Francioni

Falso collaudo, arriva l'assoluzione

Assolto perché il fatto non sussiste. E' la sentenza pronunciata ieri pomeriggio dal giudice del Tribunale Clara Trapuzzano Molinaro nei confronti dell'ingegner Lorenzo Di Gravio, era ritenuto il presunto responsabile del falso collaudo delle tribune del settore ospiti dello Stadio Domenico Francioni di Latina. Ieri nel corso dell'ultimo atto del processo, la pubblica accusa nel corso della requisitoria ha chiesto per il professionista la condanna a un anno di reclusione, mentre l'avvocato Alessandro Farau che difende l'imputato ha chiesto l'assoluzione sostenendo una serie di punti che hanno convinto il giudice dell'estraneità ai fatti del professionista. La prospettazione della difesa era incentrata su diversi punti.

Il primo: l'ingegnere non poteva aver commesso il reato perchè non ha ricevuto alcun incarico formale dal Comune di Latina e quindi non ha ricoperto l'incarico di pubblico ufficiale. Nel corso della discussione la difesa ha sottolineato che la pubblica accusa durante il dibattimento non è riuscita a dimostrare chi avesse mai fornito l'incarico al professionista e chi avesse depositato in Comune l'atto (che era stato protocollato). Le indagini erano state condotte dai Carabinieri e avevano portato al sequestro delle due strutture che si affacciano in via Volturno e avevano una capienza di 1400 posti. Le tribune erano destinate alle tifoserie ospiti che arrivavano allo Stadio Domenico Francioni nelle stagioni sportive in cui il Latina Calcio militava nel campionato di serie B.

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