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Il caso

Indagini sulla molotov contro la Multiservizi, analisi sui tabulati

Continuano gli accertamenti dei Carabinieri sull'atto intimidatorio ai danni del Sindaco di Aprilia e del Collegio dei liquidatori della Multiservizi

Indagini sulla molotov contro la Multiservizi, analisi sui tabulati

Vanno avanti le indagini per scoprire l'autore degli atti intimidatori ai danni del sindaco di Aprilia Lanfranco Principi e del Collegio dei liquidatori della Multiservizi. I Carabinieri del reparto territoriale, coordinati dal comandante Paolo Guida, sono già al lavoro per scoprire chi ha lanciato una molotov contro la sede dell'Asam e poi attaccato gli amministratori con delle scritte sul muro, perciò nelle scorse ore sono stati visionati i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Ci sarebbero una serie di immagini di particolare interesse dove comparirebbe l'ombra di un soggetto con il volto non visibile. Ma su questo punto dal Comando di via Tiberio non arrivano né conferme né smentite. Inoltre sono stati acquisiti gli elenchi di tutto il personale in forza alla Multiservizi, che sarà utile per analizzare i tabulati telefonici e cercare eventuali riscontri, mentre a breve anche i componenti del Collegio dei liquidatori formalizeranno la denuncia. Di certo quella scritta ai "testimoni" fa pensare a un messaggio diretto nei confronti dei vertici dell'azienda speciale. Anche perché una scritta simile comparve già nel 2021. Perciò gli investigatori non escludono alcuna pista. Si cercherà di capire se nell'azienda c'è un clima teso, se ultimamente ci sono stati screzi tra il personale e se le nuove decisioni dei liquidatori e del Comune possano aver giocato un ruolo. Di recente sono stati emessi dei provvedimenti disciplinari e dei trasferimenti verso i dipendenti, mentre il sindaco solo pochi giorni fa ha annunciato il prolungamento dello stato di liquidazione fino a giugno 2024. Altri elementi che certamente saranno vagliati con attenzione.
Tanti messaggi di solidarietà
per Principi e i liquidatori
Nella giornata di ieri sono arrivati nuovi messaggi di solidarietà dal mondo politico e associativo. L'eurodeputato Matteo Adinolfi (Lega-gruppo Id) ha condannato il gesto: «Colpire un rappresentante delle istituzioni è un'offesa all'intera comunità e rappresenta una lesione profonda al principio di democrazia e del viver civile su cui si fonda la nostra Costituzione» per poi continuare: «Al Ministro Piantedosi chiedo di accelerare i tempi per la realizzazione del commissariato di Polizia ad Aprilia, atto a incrementare le attività di controllo e contrasto alla criminalità già svolte dall'Arma dei Carabinieri». Vicinanza è stata espressa anche dal senatore Nicola Calandrini (Fratelli d'Italia). «Quanto accaduto ad Aprilia è di una gravità assoluta - afferma - ma sono certo che il sindaco Principi, che ho sentito personalmente dopo l'attentato, non arretrerà di un millimetro nella sua azione. Questi gesti non intimoriscono, anzi fanno capire ancora di più che le cose andavano cambiate». Il sindaco di Latina Maltide Celentano ha espresso solidarietà a Principi attraverso una missiva consegnata dall'assessore Michele Nasso, che ieri ha fatto visita al primo cittadino di Aprilia. «Siamo certi - hanno detto Celentano e Nasso - che l'azione politica e amministrativa della giunta non subirà ripercussioni. Il sindaco Principi ha attorno a sé una fratellanza istituzionale che lega le amministrazioni comunali di questo territorio».
Un messaggio di incoraggiamento è arrivato dal gruppo consiliare Aprilia 2023. «Esprimiamo piena solidarietà a Lanfranco Principi per le gravi minacce ricevute. E' un fatto molto grave di intimidazione verso il sindaco - affermano i consiglieri Sonia Bianchi, Gabriele Forcina e Giuseppe Gabanella - ma che colpisce l'intera cittadinanza quello accaduto contro la Multiservizi, un chiaro gesto intimidatorio che probabilmente ha appunto l'intento di colpire il sindaco. Inoltre sono comparse anche alcune scritte contro il sindaco e contro il Collegio dei liquidatori. Condanniamo aspramente queste intimidazioni, veri e propri atti di violenza».
E solidarietà al primo cittadino e ai liquidatori dell'azienda viene espressa anche dall'associazione Don Angelo. «Tutto il direttivo, nel ribadire con forza la contrarietà a qualsiasi forma di violenza, considera quest'atto come isolato. Non rappresenta - dice Rosina Sartori - né rende giustizia del lavoro e della passione dei tanti, dipendenti dell'Asam compresi a cui va anche la nostra solidarietà, che operano quotidianamente con dedizione e passione nel tessuto sociale per dare un futuro migliore alla città».

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