Cerca

Il fatto

Sugli sfratti a palazzo Lamaro, si apre uno spiraglio

Chiesto di prolungare il più possibile la permanenza delle famiglie. Chi può, acquisterà ad un prezzo vantaggioso

Sugli sfratti a palazzo Lamaro, si apre uno spiraglio

Si aprono spiragli nella vicenda Palazzo Lamaro, storico edificio di Latina situato tra il centro e il quartiere Nicolosi e una delle costruzioni più vecchie di Latina con tredici piani e centinaia di inquilini che da un giorno all'altro rischiano di trovarsi sbattuti fuori casa dopo 40 anni. Ieri si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato l'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latina, Michele Nasso, la proprietà dell'immobile, gli inquilini e le rappresentanze sindacali.

«Per quanto Palazzo Lamaro sia proprietà privata – ha esordito l'assessore ai Servizi Sociali Michele Nasso – la decisione della proprietà di dare un ‘ultimatum' agli inquilini potrebbe rappresentare un problema di emergenza abitativa per tutto il Comune. Solo alcune delle famiglie residenti nello stabile hanno infatti la possibilità di procedere con l'acquisto delle abitazioni. Procedere con lo sfratto per le restanti significherebbe vedere moltiplicato il numero dei nuclei, già presenti sul territorio di Latina, in condizioni di emergenza abitativa e questo non possiamo permetterlo. Per queste ragioni – ha continuato Nasso – insieme al Sindaco Matilde Celentano abbiamo seguito la situazione sin dall'inizio, incontrando già nel mese di giugno i rappresentanti sindacali e gli inquilini che ci hanno spiegato la decisione della proprietà di proporre la vendita e l'intenzione, in caso contrario, di procedere con lo sfratto.

Un primo riscontro positivo lo abbiamo avuto in quanto, a seguito delle pressioni del Comune, la proprietà ha proposto di cedere le singole unità abitative agli inquilini a prezzi fortemente calmierati rispetto a quello che è il prezzo di mercato. Chi può, dunque, acquisterà le abitazioni ad un prezzo molto vantaggioso, grazie alla mediazione del Comune. Nell'incontro alla presenza della proprietà, abbiamo riscontrato apertura anche nei confronti di coloro che non hanno, neanche in questo caso, possibilità di procedere con gli acquisti. Al termine della riunione si è concordato che l'amministrazione comunale, insieme agli inquilini e ai sindacati, formulerà una proposta da inoltrare alla società proprietaria, che potrà vagliarla per prendere la decisione finale». «Nel frattempo - conclude Nasso - verrà chiesto alla proprietà di prolungare il più possibile la permanenza delle famiglie all'interno. Si auspica, ovviamente, di trovare la soluzione migliore per tutti, compresa la proprietà che si è detta disponibile a valutare le proposte che arriveranno».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione