Il fatto
13.10.2023 - 19:30
Si è costituito martedì scorso presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino Alessandro Cante 23 anni originario di Giugliano. Ormai latitante da circa sei mesi, condannato per aver commesso una rapina di oltre 30 mila euro a Pontinia; di lui si era persa ogni traccia dopo che il pubblico ministero presso il tribunale di Latina aveva emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione pari ad anni due e mesi otto di reclusione. Il processo con rito abbreviato a carico dei quattro imputati si è quindi celebrato davanti al giudice del Tribunale di Latina Mario La Rosa.
Due assoluzioni, per D'Ausilio Andrea classe 2000 difeso di fiducia dall'avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord e per Luigi Di Nardo classe 2000 difeso di fiducia dall'avvocato Antonio Peluso del Foro di Napoli Nord. Due invece le condanne: Giovanni Moccia, difeso dall'avvocato Andrea Ercolani del Foro di Roma e giudicato col rito abbreviato, che ha rimediato 4 anni e per il 23enne Alessandro Cante che ha ottenuto il patteggiamento a 3 anni ed 8 mesi, difeso dall' avvocato Luigi Poziello. Entrambi sono liberi da ogni misura cautelare.
La rapina fu messa a segno nel mese di magio 2020 all'interno di una gioielleria di Pontinia. In quattro erano entrati con il volto travisato da una mascherina chirurgica e cappellini con visiera, poi avevano aggredito il proprietario dell'esercizio commerciale e sua moglie, accoltellando l'uomo alle spalle e picchiando la donna, per poi trafugare un bottino costituito da diamanti ed oggetti in oro, del valore complessivo di 30.000 euro circa. Poi si era aperta la fase delle indagini.
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