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Giudiziaria

Madre e figlia raggirate dal finto avvocato, la sentenza a gennaio

L'anziana di Cori è venuta a mancare senza aver avuto giustizia per il raggiro

Madre e figlia raggirate dal finto avvocato, la sentenza a gennaio

Una cifra intorno ai 150mila euro tra conto prosciugato, ricariche di carte prepagate e vaglia, ma non solo, anche la fede nuziale, un anello e una collana. Alla fine costrette a chiedere soldi ad una amica. E' l'incubo divenuto realtà per due donne di Cori, madre e figlia quest'ultima invalida al 100% avvicinate da due soggetti che sono riusciti a convincerle a "farsi aiutare", a dare procure e la gestione dei conti.
Dietro a tanta disponibilità quella che secondo la Procura è al contrario una mera volontà da parte del sedicente avvocato e del suo presunto autista, di spogliare le due donne di ogni avere. Una vera e propria circonvenzione di incapace per la pubblica accusa che ha ottenuto il rinvio a giudizio di Massimiliano Visca, 50enne, e Loris Calicchia, 25enne.


Non un "semplice" raggiro, ma un vero e proprio accanimento senza scrupoli se tutto ciò che viene contestato sarà confermato dalla sentenza.
Avrebbero portato via dal conto corrente poco più di 110mila euro. Avrebbero ottenuto vaglia e ricariche per oltre 44mila euro, ma avrebbero anche preteso monili importanti, come la fede nuziale. Con procure e autorizzazioni a operare, avrebbero poi aperto conti e altri rapporti. Il processo è alle battute finali. L'altro giorno sono stati ascoltati alcuni testimoni della difesa. Il 18 gennaio saranno ascoltati quelli del secondo imputato, poi è attesa la sentenza. La mamma, classe 1939, nel frattempo, è però venuta a mancare. Non vedrà la fine del procedimento. E non saprà nemmeno se oltre ai due imputati, l'autorità giudiziaria chiamerà a rendere conto almeno un altro soggetto, il notaio che ha controfirmato la procura che ha permesso questo presunto raggiro commesso ai danni di una donna anziana e di sua figlia, invalida e con gravi problematiche. Un crimine odioso, vergognoso, ai danni di soggetti decisamente fragili, che andrebbero al contrario tutelati. A sostenere le loro tesi, da parti lese, l'avvocato Emanuele Vari.

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