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Il fatto

Scandalo sanatorie, le intercettazioni sul sistema Accetta

Due studi tecnici erano la «copertura» dell'addetto all'esame delle istanze di sanatoria

Scandalo sanatorie, le intercettazioni  sul sistema Accetta

Saranno le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche a spiegare meglio come avveniva l'esame delle pratiche edilizie al Comune di Gaeta. Il Tribunale ha infatti affidato l'incarico peritale sulle registrazioni effettuate dai carabinieri di Formia nell'indagine che ha fatto luce su una, quantomeno curiosa, prassi di connivenze tra tecnici esterni e uffici comunali. Nel processo, in cui il Comune non compare come parte civile pur essendo stato danneggiato perlomeno sul piano dell'immagine, sono 4 gli imputati. Tra questi Cristofaro Accetta, all'epoca dei fatti (2015-2016) istruttore tecnico presso il Comune di Gaeta, assegnato al servizio edilizio e in seguito (da maggio 2015) responsabile del rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche e dei permessi a costruire in sanatoria.

La sua è la posizione più delicata poiché secondo il capo d'imputazione, in quanto pubblico ufficiale, «asserviva totalmente la sua funzione pubblica agli interessi dei privati, in quanto era socio occulto dello studio tecnico di via dei Frassini, studio formalmente intestato a Salvatore Tallaro". Successivamente sempre Cristoforo Accetta sarebbe stato socio occulto dello studio tecnico di via Livorno «formalmente intestato a Edoardo Accetta», studi «presso i quali lavoravano quali liberi professionisti, Salvatorluca Tallaro, Alessandro Liberace e Andrea Criscuolo». Questi ultimi tre sono anch'essi imputati nel processo in corso e, secondo la ricostruzione contenuta negli atti del procedimento, firmarono progetti in vece di Cristofaro Accetta o «comunque collaboravano con lui nella stesura degli stessi».

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