Il caso
04.12.2023 - 11:00
Nel turbinio delle polemiche che stanno caratterizzando questi giorni la vita dell'arcipelago ponziano, con dichiarazioni di figure istituzionali apicali, di amministratori, di associazioni varie, di residenti e di viaggiatori pendolari o occasionali, la Pro Loco isolana interviene per ricordare i contenuti della sua denuncia alla Procura della Repubblica di Cassino in merito al servizio reso dalla società che gestisce i collegamenti marittimi. "Per ben due stagioni estive l'aliscafo Monte Gargano, che fa servizio di linea tra Formia e Ponza ha contravvenuto agli obblighi dovuti verso i passeggeri, provocando, al contempo danno erariale al comune isolano" ricorda il presidente della Pro Loco, Emilio Aprea.
"Oltre all'assenza, in occasione di molte corse, del servizio bar a bordo -facendo riferimento ai dati che dice di aver ricevuto dalla Capitaneria di porto dell'isola- l'aliscafo Monte Gargano ha molte volte viaggiato per la stagione estiva di due anni consecutivi (2022 e 2023) con una capienza nettamente inferiore a quella riportata nel contratto di servizio (200 passeggeri a 30 nodi a pieno carico) e naturalmente il numero dei passeggeri reali trasportati –prosegue la nota- resta stranamente inferiore a quello del R.I.N.A. (Registro italiano navale e aeronautico) nonostante, sia dal sito web della compagnia che in biglietteria, risultasse il tutto esaurito. La motivazione di viaggiare a <scartamento ridotto> rispetto alla capienza minima stabilita -si legge pure- è da ricercare nella impossibilità di far posizionare sulle ali alla velocità di navigazione ideale. Questa limitazione è dovuta sicuramente agli anni del natante (34 anni) e alla conseguente scarsa capacità di raggiungere la potenza necessaria per toccare la velocità di crociera". A supportare la denuncia, secondo la Pro Loco, ci sarebbero "estratti di bordo e le comunicazioni avute con la CP di Formia (registrate), prima sul canale 16 e poi sul canale 14 del VHF, i quali comandi di bordo avvisavano del rientro in porto per aver caricato troppe persone e quindi impossibilitati a prendere il largo e proseguire la navigazione.
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