Il fatto
14.12.2023 - 08:30
La Diocesi di Latina non era al corrente della perquisizione scattata nei giorni scorsi in una parrocchia di Latina, nelle pieghe degli accertamenti condotti dalla Procura di Roma che si intrecciano con la rete di conoscenze dell'ex professore di religione del Liceo Majorana arrestato lo scorso luglio. La Diocesi - fanno sapere dalla Curia - non è stata avvisata della perquisizione come previsto dagli accordi tra la Santa Sede e l'Italia.
L'ex diacono deve rispondere di violenza sessuale, (l'udienza preliminare è fissata per il primo febbraio dal gup) ma nel corso della perquisizione avvenuta nella sua abitazione, scattata lo scorso marzo dopo che era stata aperta l'inchiesta per gli abusi sugli studenti, dall'analisi del contenuto di centinaia e centinaia di video e foto, gli investigatori avevano trovato immagini inquietanti, come quelle di minori che compivano atti sessuali. A quel punto da Latina era stato disposto come previsto in questi casi l'invio degli atti a Roma (competente per i reati di detenzione e cessione di materiale pedopornografico).
Nelle scorse settimane gli investigatori della Procura di Roma hanno perquisito l'ufficio di una parrocchia del capoluogo. Il decreto è stato firmato dal pm che ha delegato la Polizia giudiziaria per acquisire alcuni supporti informatici. Ma per quale motivo gli investigatori hanno deciso di vederne il contenuto? Su questo il riserbo è stretto ma non è escluso che analizzando il contenuto dei file e della memoria dei due cellulari, del tablet e di un computer dell'ex diacono, possano essere usciti elementi che abbiano aperto un'altra strada investigativa, in questo caso che da Roma ha portato a Latina e in una chiesa. Gli sviluppi dell'indagine sull'ex docente di religione accusato di aver abusato sessualmente anche del figlio di alcuni amici di famiglia, ha aperto uno scenario inesplorato. Nella carte dell'inchiesta che ora è già dal gup, sono finite le dichiarazioni di alcune vittime che hanno riferito un particolare: l'indagato ha mostrato ad una delle parti offese un filmato in cui c'era un sacerdote che compiva atti sessuali. L'episodio risale al giugno del 2018 ed era stato riferito dalla parte offesa.
Nei file erano state trovate immagini dal contenuto inequivocabile e gli investigatori hanno ulteriormente approfondito l'inchiesta, arrivando fino alla provincia di Latina.
La Diocesi di Latina andrà avanti con una serie di verifiche interne, un'inchiesta previa, come prevedono le norme canoniche per accertare i fatti. Quando era venuta alla luce la denuncia degli abusi del professore del Liceo, poche ore dopo era stato sospeso dal Vescovo Monsignor Mariano Crociata che in diverse occasioni aveva sottolineato che «C'è la nostra piena disponibilità ad accogliere tutte le segnalazioni e ad avere cura che le nuove generazioni crescano circondate da attenzione, cura e aiuto alla loro maturazione umana».
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