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Il caso

Falsa lettera alla Curia, il Vescovo Crociata affiancato dal vicario giudiziale

Intanto il parroco «vittima» delle calunnie valuta se fare un esposto. Tra le ipotesi quella di una vendetta personale: missive in fotocopia

Falsa lettera alla Curia, il Vescovo Crociata affiancato dal vicario giudiziale

Nell'indagine sulla lettera falsa recapitata a quasi tutti i parroci della Diocesi di Latina il Vescovo, monsignor Mariano Crociata sarà affiancato dal Vicario giudiziale, don Enzo Avelli. Il contenuto della lettera che porta la firma di un parroco della stessa Diocesi è una autodenuncia di rapporti intimi ed è altamente calunnioso per il prelato, nonché per la stessa Chiesa pontina, tanto che l'indagine viene avviata soprattutto a tutela del parroco.

Quest'ultimo non ha ancora deciso che chiederà alla Procura ordinaria di individuare l'autore della lettera, operazione affatto semplice. Le lettere sono infatti arrivate agli indirizzi dei parroci reperibili sul sito della Diocesi, dunque a portata di chiunque. Una pista però sembrerebbe esserci: il prelato cui il vero autore della lettera attribuisce l'autodenuncia di rapporti con donne e uomini ma anche con ragazzi avrebbe avuto problemi con un componente della comunità che frequenta la parrocchia; dissidi che al momento in cui avvennero sembrarono normale ma che, invece, potrebbero aver prodotto questa lettera che si sta rivelando molto pesante per la Diocesi, specie in questo momento. In altri termini l'obiettivo finale sarebbe una vendetta personale volta a colpire sì il parroco ma, in fondo, anche l'intera Diocesi di Latina-Terracina-Priverno.

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