Cerca

Il caso

Uccise la suocera, fissato il processo in Appello per Zappalà

L'omicidio a Latina in via Casorati. La difesa punta sulla derurbricazione del reato

Uccise la suocera, fissato il processo in Appello per Zappalà

E' fissato per l'undici gennaio davanti ai giudici della Corte d'Assise d'Appello a Roma il processo nei confronti di Salvatore Antonino Zappalà, 48 anni, accusato di aver ucciso la suocera Nadia Bergamini, 70 anni, al termine di una feroce aggressione.

Lo scorso maggio l'uomo era stato condannato alla pena di 21 anni di reclusione dalla Corte d'Assise di Latina. I fatti erano avvenuti nell'appartamento di via Casorati nel capoluogo, nella zona del Centro Morbella, dove l'uomo viveva insieme alla compagna e alla suocera.

Una volta depositate le motivazioni della sentenza, l'avvocato Alberto Messina del Foro di Napoli Nord che assiste l'imputato ha presentato il ricorso e punta sulla derubricazione del reato: da omicidio volontario in omicidio preterintenzionale.

Secondo quanto sostenuto dalla difesa, l'azione portata a termine da Zappalà non era idonea a provocare il decesso dell'anziana. «Non ho più lacrime, chiedo scusa, ho distrutto tutto, me ne assumo le responsabilità», aveva dichiarato nel processo di primo grado. La difesa punta anche su altri elementi a partire da una circostanza: il proprio assistito è stato vittima di uno stato mentale che lo ha portato a perdere lucidità e proprio per convincere del disagio che sta vivendo Zappalà, la difesa ha ricordato che l'uomo ha tentato il suicidio in carcere.

I fatti contestati erano avvenuti nella tarda mattinata del 14 gennaio del 2022.
«Ha selvaggiamente picchiato Nadia Bergamini inerte sulla sedia a rotelle, colpendola più volte con ferocia anche su parti vitali quali il cranio. Il tutto non arrestandosi neanche quando il padre ha cercato di bloccarlo con un'azione che non ha avuto esito». E' questo un passaggio delle motivazioni della sentenza. Le indagini erano state condotte dalla Polizia e secondo quanto accertato anche dal medico legale, il 48enne ha picchiato la donna sul viso. «Aggressione immotivata e vigliacca verso una donna in sedia a rotelle», avevano aggiunto i magistrati nella ricostruzione dei fatti.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione