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L'omicidio

Latina, uccise la suocera: condanna confermata a 21 anni per Zappalà

L'anziana era sulla sedia a rotelle. La feroce aggressione avvenuta due anni fa

Latina, uccise la suocera: condanna confermata a 21 anni per Zappalà

Condanna confermata dai giudici della Corte d'Assise d'Appello di Roma nei confronti di Antonino Zappalà, 47 anni, accusato di aver ucciso due anni fa la suocera Nadia Bergamini, invalida di 70 anni. L'omicidio era avvenuto in un appartamento di via Casorati a Latina a poca distanza dal centro Morbella.
Dopo tre ore di camera di consiglio i giudici hanno emesso la sentenza: 21 anni e sette mesi nei confronti dell'uomo, arrestato poco dopo dagli agenti della Polizia. Nel corso del processo la difesa dell'imputato - rappresentata dall'avvocato Alberto Messina del Foro di Napoli Nord - aveva chiesto la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale mentre il Procuratore generale aveva chiesto la conferma della condanna emessa l'anno scorso dai giudici della Corte d'Assise di Latina.
Ieri mattina l'imputato era collegato in videoconferenza e ha assistito all'ultimo atto del processo di secondo grado. Il brutale omicidio era avvenuto il 14 gennaio del 2022. La donna inerte sulla sedia a rotelle era stata picchiata selvaggiamente - avevano osservato i giudici nelle motivazioni della sentenza - ed era stata colpita in diverse parti del corpo. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile e sono rappresentati dagli avvocati Antonio Orlacchio e Leonardo Palombi.

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