Il fatto
18.01.2024 - 08:30
Qualcosa non è andato per il verso giusto nel trasferimento delle particelle del bando di vendita all'asta del Multisala del Mare. Adesso, dopo mesi di polemiche, lo dice il direttore del Consorzio Industriale, Claudio Ferracci, in una lettera inviata al sindaco di Formia con la quale annuncia approfondimenti giuridici e tecnici sulla reale collocazione della strada e del parcheggio del cinema. Fino a settembre scorso la compravendita della struttura di via Olivastro Spaventola era stata una delle tante procedure di immissione sul mercato di beni appartenuti ad un'azienda fallita e lì era stata acquistata dalla società Robytour dell'imprenditore Roberto Sorrenti.
Quest'ultimo ha trasformato la ex casa del custode del cinema in un appartamento vacanze e da quel momento è iniziata una prima richiesta di chiarimenti da parte della consigliera comunale Imma Arnone, che ha anche depositato l'istanza di accesso agli atti contenenti le destinazioni d'uso originarie e relative convenzioni con il Consorzio Industriale competente per le aree di quella zona della città, che hanno appunto finalità industriale e produttiva. A ottobre l'Ufficio Tecnico del Comune di Formia procede ad un accertamento sul posto e ciò che emerge è il trasferimento di particelle appartenenti al Comune, motivo per il quale il dirigente, Pietro D'Angelo, scrive all'Ufficio Esecuzioni del Tribunale di Cassino per capire come rientrare in possesso di beni che sono dell'ente. La Comunicazione viene inviata anche al Consorzio Industriale per le rispettive competenze. Ed è a questo punto, a fine dicembre, che il direttore Ferracci sorprende tutti affermando che il Consind non è stato informato dell'asta né dell'esito, come pare sarebbe dovuto accadere, e che è venuto a conoscenza dei fatti soltanto il 16 ottobre 2023, ossia il giorno in cui ci sono stati i primi sopralluoghi presso lo stabile del Multisala del Mare.
Surreale ma rispondente al contenuto della lettera che Ferracci ha inviato al sindaco di Formia, Gianluca Taddeo. Sempre il direttore del Consorzio sostiene che il 18 ottobre è stata inviata una pec alla Robytour con la quale si chiedeva la «immediata regolarizzazione dell'assegnazione del compendio proprietario sito in agglomerato industriale, attraverso la produzione della necessaria documentazione, ad oggi non pervenuta, da sottoporre all'attenzione del cda del Consorzio». Adesso ancora Ferracci «evidenzia che qualunque attività svolta dalla società proprietaria sprovvista dell'assegnazione e della convenzione con l'ente sarà da ritenersi non autorizzata dal Consorzio».
A latere va avanti l'istruttoria del Consind sulle concessioni rilasciate a qualsiasi titolo negli anni fino all'asta e alla vendita. Le domande possibili su questa vicenda sono molteplici e quasi tutte lasciano emergere paurose sviste su beni pubblici. Possibile che l'Ufficio esecuzioni del Tribunale abbia aggiunto particelle che non erano nel bando? Ed è plausibile che il Comune non se ne sia accorto e il Consorzio, che ha la titolarità su tutto ciò che accade nelle aree industriali, non ne sapesse nulla? Come è noto, l'imprenditore cui fa capo la Robytour, Roberto Sorrenti, per qualche giorno ha chiuso il parcheggio adiacente il cinema affermando che era di sua proprietà per averlo acquistato all'asta, mentre qualche settimana più tardi il dirigente del Comune ha detto che quelle particelle sono pubbliche e che l'amministrazione vuole capire dal Tribunale come fare per riprendersele.
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