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Minore violentata, in aula ricostruisce lo stupro: «Così hanno abusato di me»

Ascoltata in Tribunale nel corso dell'incidente probatorio la studentessa che ha denunciato di essere stata violentata da due giovani nel sottopasso di via Vespucci

Minore violentata, in aula ricostruisce lo stupro: «Così hanno abusato di me»

Ha parlato per oltre un'ora e ha ricostruito i fatti che hanno portato due giovani del Bangladesh, (entrambi in Italia con regolare permesso di soggiorno), sotto inchiesta perché ritenuti i presunti responsabili del reato di violenza sessuale. Una studentessa di Latina, è stata ascoltata ieri nelle forme dell'incidente probatorio dal giudice per le indagini preliminari Giulia Paolini. La minore con il supporto psicologico e in una sala adibita alle audizioni protette, ha deposto per 70 minuti. Era stato il pubblico ministero Valerio De Luca a chiedere la testimonianza della parte offesa per cristallizzare una prova. La vittima della violenza sessuale ha ricostruito i fatti avvenuti nel dicembre del 2022. In aula ha confermato quello che aveva riferito nel corso della prima fase dell'inchiesta quando era stata ascoltata alla presenza di una psicologa. L'adolescente ha detto di essere stata stuprata dai due giovani e che il rapporto non è stato consenziente.

Secondo il suo racconto gli abusi si sono consumati nel sottopasso di via Vespucci, in linea d'aria a poca distanza dalla stazione delle Autolinee di Latina. La minore aveva incontrato mentre era a piedi uno dei indagati che si era avvicinato a lei. Dopo il primo rapporto, è arrivato un altro straniero, anche lui del Bangladesh che ha abusato della ragazzina. La parte offesa ha aggiunto che sono stati i due ragazzi a portarla a mangiare il kebab in un locale sulla circonvallazione. I due giovani indagati a piede libero e sono difesi dall'avvocato Massimo Frisetti, mentre la parte offesa è rappresentata dall'avvocato Francesca Roccato.

La violenza era avvenuta una domenica sera, il giorno della finale dei Mondiali di calcio del 2022 tra Francia e Argentina. La studentessa era uscita di casa per alcuni acquisti a pochi giorni dal Natale e aveva riferito alla Polizia di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà. Secondo quanto ricostruito avrebbe subito una terza violenza sessuale da una persona che non è stata identificata ma che, in base alla descrizione, sarebbe di origine straniera.
Adesso sulla scorta di quello che è emerso in aula la parola per i prossimi step dell'inchiesta è affidata alla Procura.

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