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Il fatto

Hotel Tiberio, abusi insanabili. Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso

Nella sentenza viene richiamato anche il processo penale che nel 2014 portò alla sospensione di Armando Cusani

Hotel Tiberio, abusi insanabili. Il Consiglio di Stato rigetta il ricorso

«Nel merito l'appello è infondato». Con poche parole si chiude quello che, forse, è stato uno dei casi giudiziari più complessi, controversi e spregiudicati di sempre, ossia l'abuso edilizio rappresentato dall'hotel Grotta di Tiberio a Sperlonga, inizialmente di proprietà (anche) del sindaco Armando Cusani che poi ha ceduto le sue quote. Il Consiglio di Stato, con sentenza depositata ieri, ha rigettato l'appello presentato dalla società Chinappi Aldo Erasmo. Resta dunque efficace l'annullamento di tutti i titoli edilizi e l'ingiunzione a demolire, firmati dal dirigente del settore urbanistica del Comune di Sperlonga il 9 maggio 2022, atto che ricostruì in modo minuzioso quali sono stati gli abusi insanabili dell'hotel, sul quale, a questo punto verrà eseguita la confisca con acquisizione al patrimonio pubblico. Finisce una storia lunga venti anni, costellata di polemiche, con a latere un procedimento penale che nel 2013 portò alla sospensione ex legge Severino di Armando Cusani, all'epoca Presidente della Provincia di Latina.

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