Risvolti
17.02.2024 - 08:31
C'è il pericolo di fuga. E' quanto riportato nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giuseppe Cario che lascia in carcere Christian Sodano, 27 anni, maresciallo della Guardia di Finanza che a Cisterna martedì pomeriggio ha ucciso con la sua pistola d'ordinanza la madre e la sorella della fidanzata.
Subito dopo i fatti - come riportato nel provvedimento restrittivo - Sodano è salito in auto e si è messo al volante della sua Audi Q3 e si è allontanato dalla villetta a forte velocità. Una pattuglia dei Carabinieri, ignara di quello che era successo poco prima - è riportato nel provvedimento restrittivo - lo aveva fermato, lui si era qualificato come un collega e i militari lo avevano invitato a moderare la velocità. Sodano era andato via verso Latina. «Se avesse voluto avrebbe potuto ammettere i fatti avvenuti poco prima» proprio davanti ai militari, è la conclusione del magistrato per motivare il pericolo di fuga.
Dagli accertamenti condotti è emerso infine che Christian ha esploso un elevato numero di colpi. Ieri mattina - nel corso dell'interrogatorio - il giovane maresciallo della Guardia di Finanza accusato di duplice omicidio volontario, è rimasto in silenzio e si è avvalso della facoltà di non rispondere. Si è riportato a quanto dichiarato nel corso del lungo interrogatorio che si era svolto in Procura nella notte tra martedì e mercoledì. Dopo i fatti e davanti al pubblico ministero Valerio De Luca che aveva chiesto per l'indagato la misura del carcere, (ritenuta la più congrua alla luce delle gravi condotte contestate), Sodano aveva confessato il duplice omicidio.
Ieri il gip ha convalidato l'arresto e al termine della camera di consiglio ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'interrogatorio è durato meno di quindici minuti,
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