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Latina, ladro ucciso in via Palermo: l'avvocato finisce in carcere

La sentenza della Corte di Cassazione è definitiva. Il legale era ricoverato in ospedale

Latina, ladro ucciso in via Palermo: l'avvocato finisce in carcere

E' in carcere da alcuni giorni l'avvocato Francesco Palumbo, condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione lo scorso 23 novembre per aver ucciso Domenico Bardi, 44 anni di Napoli, un ladro che stava rubando in casa dei genitori del professionista pontino.
E' la prima volta da quando era avvenuto l'omicidio che l'avvocato finisce in carcere. La pena è di undici anni, l'accusa è omicidio volontario. Palumbo era stato indagato a piede libero nel corso delle indagini preliminari e non era mai stato in carcere. 
L'omicidio era avvenuto nel giardino condominiale di via Palermo una domenica pomeriggio. I fatti risalgono al 15 ottobre del 2017 ed erano durati in tutto undici secondi come è emerso nel processo.
 L'imputato alcuni mesi fa era stato ricoverato per problemi di salute in ospedale al Santa Maria Goretti di Latina dove - dopo che la condanna era diventata definitiva - era stato piantonato dal personale della Polizia Penitenziaria.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Latina quando erano andati a notificare il mandato d'arresto della Procura Generale avevano scoperto (non trovando il legale in casa) che si trovava in ospedale. Alla luce del quadro clinico, i difensori di Palumbo, gli avvocati Leone Zeppieri e Tommaso Pietrocarlo, avevano presentato una richiesta per valutare la compatibilità del proprio assistito con il carcere in base alle sue condizioni di salute. In questo caso la patologia era di natura psichiatrica. A causa delle condizioni di salute di Palumbo avevano chiesto la detenzione in un luogo di cura: una struttura sanitaria. Il magistrato di sorveglianza aveva respinto la richiesta ma ha rimesso gli atti al Tribunale di Sorveglianza che nel contraddittorio delle parti dovrà decidere.

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