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Giudiziaria

Maltrattamenti e lesioni alla compagna, allontanato

Il 44enne è stato arrestato ma ha evitato il carcere grazie alle motivazioni della difesa. Per lui anche il braccialetto elettronico

Maltrattamenti e lesioni alla compagna, allontanato

L'arresto era scattato ad opera dell'Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Terracina lo scorso 23 febbraio, quando una 40enne di nazionalità brasiliana si era rivolta alla centrale operativa per denunciare un'aggressione in corso da parte del convivente, un 44enne di Terracina. Giunti nell'appartamento di proprietà dell'uomo, i militari dell'Arma hanno constatato che l'immobile era a soqquadro, con mobili e suppellettili rotti e vetri a terra. La donna, che si trovava in forte stato di agitazione, presentava evidenti ecchimosi sulle braccia e sulle gambe e per questo è stata accompagnata dai carabinieri al pronto soccorso dell'ospedale Fiorini dove le è stata rilasciata una certificazione medica con 20 giorni di prognosi. Anche l'uomo, a causa delle lesioni riportate in conseguenza della lite con la compagna, è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del presidio sanitario terracinese.
Il 44enne è stato tratto in arresto dai carabinieri per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Nel caso specifico si è proceduto d'ufficio anche perché la donna vittima delle presunte violenze, ha raccontato ai militari dell'Arma che non era la prima volta che subiva maltrattamenti e lesioni da parte del compagno.
Nel corso dell'udienza di convalida di lunedì, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, il pubblico ministero Simona Gentile aveva richiesto la convalida dell'arresto e l'applicazione della misura cautelare del carcere. In aula, però, il giudice ha accolto le argomentazioni del caso esposte dall'avvocato difensore dell'uomo, Simone Rinaldi, il quale ha evidenziato la mancata proporzionalità della misura cautelare richiesta dall'accusa rispetto ai fatti contestati e alla personalità dell'indagato.
Il giudice ha così ritenuto di applicare, nei confronti del 44enne, la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa aggiungendo l'applicazione del braccialetto elettronico come strumento di controllo.

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