Il caso
06.03.2024 - 12:00
Non decolla l'udienza preliminare del fallimento delle Terme di Fogliano. A causa di un legittimo impedimento l'udienza preliminare che vede imputate 14 persone è slittata di otto mesi: appuntamento al 12 novembre dal giudice per l'udienza preliminare del Tribunale Giuseppe Molfese. L'inchiesta era stata condotta dal pubblico ministero Claudio De Lazzaro e tra gli imputati ci sono ex amministratori e componenti dei collegi dei sindaci, revisori oltre ai liquidatori della società Terme di Fogliano spa. La Procura aveva contestato il reato di bancarotta a seguito dell'acquisizione dei documenti relativi all'attività societaria dopo la declaratoria di fallimento che risale a più di sei anni fa. L'udienza di ieri arriva già da diversi rinvii: da marzo del 2023, a luglio dell'anno scorso fino all'udienza di ieri.
In un primo momento infatti l'udienza preliminare doveva essere celebrata dal giudice Giorgia Castriota che nell'aprile del 2023 era stata arrestata nell'ambito di una inchiesta dove viene ipotizzata la corruzione.
Nelle carte dell'inchiesta sulle Terme, il Comune di Latina faceva parte della società come socio di maggioranza, per la parte residua c'era l'amministrazione provinciale di Latina e infine la Camera di Commercio. Sono stati in tutto otto i capi di imputazione ipotizzati nei confronti di 14 imputati, le cui condotte - secondo quanto ricostruito dagli investigatori - hanno trascinato al fallimento la spa Terme di Fogliano costituita a capitale pubblico. Tra le altre ipotesi di reato, la Procura aveva contestato anche le false comunicazioni sociali, le distrazioni di somme per compensi non deliberati, operazioni di presunte imprudenze in violazione dei doveri imposti dal codice civile per ritardare il fallimento e aggravare il dissesto.
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