10.04.2024 - 07:15
La concessione delle attenuanti che hanno portato alla cancellazione dei due ergastoli a carico dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi non ha passato il vaglio della Corte di cassazione che ha accolto la richiesta della Procura per un processo bis a loro carico. La Corte ieri sera ha quindi annullato la sentenza di secondo grado per i Bianchi, ma ha confermato le condanne a carico di Francesco Belleggia (23 anni di reclusione) e (21 anni) per Mario Pincarelli.
Marco e Gabriele Bianchi in Appello avevano visto ridurre la condanna all'ergastolo ad una pena di 24 anni a testa.
Per l'autorità giudiziaria sono loro ad aver ucciso lo scorso 6 settembre del 2020, il giovane di Paliano che aveva finito di lavorare e aveva raggiunto degli amici a Colleferro. Qui un suo amico aveva avuto una discussione accesa con un amico dei Bianchi che erano stati allertati e si erano precipitati sul posto. Appena arrivati è scoppiata una rissa, una brutale aggressione che ha portato i due fratelli - secondo l'accusa - ad infierire sul povero Willy che in quel momento stava cercando di calmare gli animi.
Gli imputati - ha sottolineato il sostituto procuratore generale Marco Dall'Olio - «erano consapevoli delle conseguenze dei loro colpi, estremamente violenti, inferti con tecniche di lotta Mma contro punti vitali, su un corpo particolarmente esile come quello di Willy». Dopo le richieste, il collegio si è ritirato per prendere la decisione che di fatto chiude il procedimento confermando le condanne di secondo grado per i due complici dei fratelli Bianchi ma ha anche riscontrato qualche censura sul piano tecnico, formale, nella stesura del verdetto limitatamente alla concessione delle attenuanti. La Cassazione infatti, può intervenire solo ed esclusivamente su questioni tecniche, di procedure, non nel merito visto che i due gradi di giudizio sono chiamati ad esaminare elementi di prova e testimonianze. L'accusa riteneva che vi fossero dei problemi nella motivazione che ha portato alla concessione delle attenuanti e della riduzione della pena dall'ergastolo.
A Paliano, città di residenza di Willy, la decisione era attesa con grande partecipazione. Il brutale assassinio del ragazzo, ha scosso l'Italia intera. I dettagli del pestaggio sono agghiaccianti, i danni riportati dall'esile corpo di Willy, sono la testimonianza di una violenza bruta, senza freni, omicida. Lo stesso primo cittadino, Domenico Alfieri ha postato questo messaggio: «È in corso, oggi, l'udienza in Cassazione che porterà alla sentenza definitiva per l'omicidio del nostro Willy... È prevista in giornata la decisione dei supremi giudici. La nostra Amministrazione Comunale si è costituita parte civile anche in Cassazione. Vi terrò aggiornati su eventuali novità». In serata la decisione della Corte che sicuramente susciterà sentimenti di soddisfazione nel folto fronte di coloro che invocavano a gran voce l'ergastolo.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione