26.04.2024 - 09:30
I consulenti fiscali Giuseppe Landa, 59 anni di Mondragone, e Pasquale Toscano, 58 anni di Minturno, sono i due tasselli attorno ai quali ruota l’indagine per finti crediti fiscali di cui si sta occupando la Guardia di Finanza di Formia con il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Secondo l’ipotesi investigativa che si segue in queste ore, i due professionisti sarebbero ricorsi, appunto, allo stratagemma dei finti crediti per consentire un’evasione fiscale alla cooperativa sociale M.G.G. Futura, che si occupa di assistenza infermieristica residenziale per gli anziani. La Procura due giorni fa ha disposto perquisizioni negli studi per cristallizzare eventuali prove contenute nei dispositivi informatici.
Risultano al momento indagati anche i rappresentanti legali della coop sociale, che ha la sede legale nel comune di Francolise in provincia di Caserta, ed un altro imprenditore di Roma che risulta essere stato il legale rappresentante di una società di pulizie ora in liquidazione. Secondo le verifiche effettuate finora dalla Finanza la M.G.G. Futura avrebbe compensato crediti di imposta per 700mila euro sfruttando un credito che per gli investigatori è totalmente inventato; e parimenti la società di pulizie oggi in regime di liquidazione risulta aver compensato nel 2021 tasse per 623mila euro derivanti da un credito Ires presentato dalla stessa società due anni prima. Operazione attestata come valida da uno dei consulenti attualmente indagati.
Il filone dei crediti finti viene seguito da molti mesi dalla Guardia di Finanza di Formia proprio mettendo in fila dati che alla fine non tornano e società che vanno in liquidazione e falliscono in breve tempo, tanto da poterle definire «cartiere». Si tratta di capire, a questo punto, quale sarà l’esito delle perquisizioni e se potranno provare l’effettivo coinvolgimento degli imprenditori ma soprattutto la volontà di beffare l’Erario da parte dei due professionisti di Minturno e Mondragone che, nei prossimi giorni, avranno la possibilità di far pervenire loro memorie difensive o farsi ascoltare dal sostituto procuratore che procede.
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