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Il caso

Fatture false e truffe con i contributi

Già agli arresti domiciliari per un’altra inchiesta, Raffaele Russo di 48 anni continuava a gestire affari illeciti: finisce in carcere

Fatture false e truffe con i contributi

Un’indagine della Guardia di Finanza ha fatto scattare una nuova custodia cautelare in carcere per Raffaele Russo, napoletano di 48 anni trapiantato da molto tempo nel capoluogo pontino. Già coinvolto quattro anni fa nell’inchiesta Home Banking, per la quale è stato condannato in secondo grado a sei anni di reclusione, era ristretto agli arresti domiciliari, ma continuava a condurre una serie di affari illeciti. Attraverso una serie di società e prestanome, l’uomo era riuscito a generare fatture false per centinaia di migliaia di euro che gli avevano consentito di simulare una capacità reddituale maggiore, anche per incassare illecitamente i contributi erogati durante la pandemia.

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