Il caso
17.06.2024 - 10:44
Guardate bene i messaggi nell’immagine: fanno parte della stessa chat, l’uno conseguente all’altro, con l’unica differenza che uno è un messaggio reale arrivato al termine di una vera transazione, mentre l’altro è un falso, cioè un tentativo (fortunatamente fallito) di estorcere soldi al malcapitato di turno. È la nuova frontiera delle truffe, sempre più complesse e difficili da smascherare. La segnalazione ci arriva da un cittadino di Cisterna di 39anni che, alla fine dello scorso mese, ha ricevuto sul proprio smartphone un sms di Nexi molto sospetto, che informava di un pagamento di quasi 2 mila euro e forniva un numero mobile per chiedere informazioni.
Se la persona avesse avuto un conto aperto con l’istituto bancario in questione, sarebbe potuta cadere facilmente nella trappola architettata dal truffatore. Dietro quel numero c’era nascosto infatti il truffatore, alla ricerca di quei dati sensibili utili per accedere poi al conto, spacciandosi per l’operatore della banca. L’utente, avendo dimestichezza con il mondo della rete, ha scoperto in poco tempo il raggiro. Come ci ha raccontato, all’inizio credeva che fosse tutto vero, proprio perché il messaggio precedente nella stessa chat riguardava un pagamento che lui aveva realmente effettuato qualche mese prima.
Questa nuova truffa è difficile da scoprire proprio perché sfrutta canali reali, conquistando così la fiducia della vittima di turno. Sul sito del ministero è possibile trovare informazioni sull’ultima truffa 2.0, con l’invito rivolto a tutti i cittadini di chiamare le forze dell’ordine in caso di dubbi, prima di effettuare bonifici bancari o rilasciare dati sensibili a terze persone.
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