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Il fatto

Sotto accusa per aver venduto il Rolex falso

Al centro del processo un Subamariner venduto per 5mila euro. Doveva essere un grande affare invece era una truffa

Sotto accusa per aver venduto il Rolex falso

Aveva venduto un Rolex Submariner che poi si era rivelato falso. Doveva essere un affare. Secondo l’accusa è stato un clamoroso raggiro e la vittima era un suo amico che ad un certo punto si era accorto che qualcosa non andava. Aveva pagato 5mila euro ma alla fine aveva scoperto che il suo ex amico, un uomo di 52 anni, residente vicino Latina, si tratta di un commerciante, lo aveva raggirato.

Una beffa finita in Tribunale con un processo che è giunto alle battute finali. Tutto è nato dalla denuncia presentata dalla parte offesa che aveva chiesto alla Procura l’esercizio dell’azione penale. Ieri pomeriggio dal got Rosamunda Zampi si è chiuso il dibattimento che riprenderà tra quattro mesi quando sono previste le repliche. L’accusa ha chiesto 6 mesi oltre ad una pena pecuniaria per l’imputato, difeso dall’avvocato Roberto D’Arcangelo che nel corso del suo intervento ha cercato di scardinare le accuse. La parte civile, un uomo che lavora come impiegato in una Università nel centro Italia, è assistita dall’avvocato Claudio Maria Cardarello.

Sia il commerciante finito sotto accusa che la parte offesa si conoscevano bene e c’era un rapporto di fiducia, fino a quando poi la vendita del prezioso orologio ha portato all’inevitabile rottura. Come aveva ricostruito la Procura nel capo di imputazione. «Con artifizi e raggiri aveva venduto un orologio Rolex inducendo in errore l’acquirente sulla bontà dell’operato e si procurava un ingiusto profitto - è emerso dagli accertamenti - derivante dalla proposta di acquisto dell’orologio a cui veniva corrisposta la somma di 5mila euro in più versamenti con un danno nei confronti dell’acquirente che nel corso di una verifica successiva risultava falso». I fatti erano avvenuti più di cinque anni fa. A quanto pare l’uomo quando aveva scoperto che il Rolex era falso si era fatto ridare l’orologio e l’imputato aveva ammesso di aver preso un abbaglio. Il processo riprende ad ottobre.

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