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Il fatto

Condannata la madre violenta: aveva legato la figlia

Il motivo? La madre non voleva che la figlia fumasse, non condivideva le amicizie, si arrabbiava perché non faceva le pulizie

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Mani e piedi legati. Lei era a terra sul pavimento. Non si poteva muovere. A volte è stata tutta la notte in queste condizioni. E la madre le ha anche scattato delle foto. Sembra un film dell’orrore. E’ tutto vero. E’ questo un frammento di una inchiesta da brividi che ha portato ieri alla condanna di una donna di origine tunisina di 53 anni, accusata di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona nei confronti della figlia, una ragazza che all’epoca dei fatti aveva 17 anni.

Il motivo? La madre non voleva che la figlia fumasse, non condivideva le amicizie, si arrabbiava perché non faceva le pulizie oppure, come ha raccontato l’adolescente in sede di denuncia, poteva bastare anche un minuto di ritardo e iniziava l’inferno. «Quando sono tornata a casa, mamma mi è saltata addosso perché ero arrivata in ritardo», aveva dichiarato alla Polizia. Ieri, in Tribunale a Latina, il Collegio penale presieduto dal giudice Gian Luca Soana ha condannato la madre della ragazzina alla pena di quattro anni e sei mesi.

L’imputata era difeso dall’avvocato Giovannone mentre la ragazza si era costituita parte civile ed è assistita dall’avvocato Morazzano. I fatti contestati sono avvenuti a Terracina nel 2018 e a dare il via alle indagini erano stati gli agenti del commissariato di via Petrarca. E’ necessario fare un salto indietro alle feste di Natale del 2018, quando in una casa usata per le vacanze da una famiglia originaria della provincia di Roma, accade una cosa stranissima: entra una ragazza. I proprietari la trovano lì dentro e all’inizio si spaventano e chiamano la Polizia. Esce fuori di tutto quando la giovane inizia a confidarsi.

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