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Cronaca

Ponza, D'Amico si dimette da consigliere. Domani dal gip

Il delegato ai lavori pubblici arrestato venerdì ha presentato dimissioni irrevocabili da consigliere comunale

Ponza, D'Amico si dimette da consigliere. Domani dal gip

E’ fissata per domani mattina davanti al Gip di Cassino Di Crice l’udienza di convalida dell’arresto del delegato ai lavori pubblici del Comune di Ponza, Danilo D’Amico, beccato venerdì mentre ritirava una busta contenente 5000 euro in contanti. Ossia l’equivalente di quella che secondo l’accusa era la tangente per agevolare l’impresa Garden Nomentano a vincere la gara per la manutenzione dei sentieri. Intanto nel primo pomeriggio di ieri D’Amico si è dimesso da consigliere con atto irrevocabile, ciò potrebbe incidere anche sulla sua posizione di indagato in relazione al provvedimento restrittivo della libertà. Il difensore, l’avvocato Mario Romanzi, quasi certamente chiederà la revoca degli arresti domiciliari perché a questo punto la reiterazione del reato è impossibile non potendo D’Amico più esercitare la funzione amministrativa legata al suo mandato da consigliere comunale. La decisione del gip è attesa per domani pomeriggio anche all’esito del parere del pubblico ministero.

Nel merito, invece, la battaglia legale è apertissima poiché si tratta di ricostruire com’è nata la richiesta di denaro da parte del consigliere delegato ai lavori pubblici alla ditta romana interessata a partecipare alla gara per la manutenzione di spazi di verde pubblico. Un appalto da 50mila euro in itinere. Secondo quanto si è appreso finora, il dirigente della società, nel momento in cui ha avuto la certezza che il consigliere era interessato ad una tangente per agevolarlo nella procedura selettiva, si è rivolto alla Procura di Cassino che ha delegato i carabinieri di Formia perché l’operazione di passaggio del danaro andasse in porto regolarmente ma sotto gli occhi di due ufficiali in abiti civili che sono intervenuti proprio al momento della consegna della busta.

Come si sa la vicenda di cronaca era stata stigmatizzata dal sindaco Francesco Ambrosino, che aveva espresso fiducia nell’operato della magistratura ma anche condanna al suo ormai ex delegato ai lavori pubblici, ossia esattamente il Settore che segue gli appalti della manutenzione. Lo scossone politico è comunque innegabile per l’intero consiglio, dove adesso dovrebbe peraltro subentrare il primo dei non eletti nella lista du appartenenza di Danilo D’Amico.

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