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Il caso

La moglie di Satnam e sua sorella trasferite in una località segreta

Venerdì il toccante incontro. Adesso sono in un luogo protetto e si trovano in provincia di Viterbo

La moglie di Satnam e sua sorella trasferite  in una località segreta

Sono state trasferite in una località protetta Soni e la sorella, arrivata venerdì dall’India. Da Latina si trovano in provincia di Viterbo. Sono lontano dai riflettori che si sono accesi oltre 10 giorni. Le due sorelle sono molto minute, sembrano disorientate, non parlano l’italiano e neanche l’inglese. Soni ha cercato il sostegno della sorella con cui ha appena un anno di differenza. Quando si sono viste hanno pianto e si sono abbracciate. Non è escluso anche che possano arrivare i genitori di Soni per stare vicino alle due giovani, indifese e che suscitano profonda tenerezza. Nei giorni scorsi all’incontro ha partecipato il sindaco di Latina Matilde Celentano. Soni a quanto pare anche se lentamente sta metabolizzando il trauma. In un primo momento ripeteva sempre la stessa frase: mio marito è vivo. E infatti quando era andata al San Camillo dove era ricoverato Satnam nonostante la dichiarazione di morte dei medici, continuava a dire che sarebbe tornato a casa. Era molto scossa, chi l’ha vista ha descritto «Una ragazza annientata dal dolore». La salma di Satnam si trova al San Camillo di Roma ed è stata dissequestrata dalla Procura. Soni è una testimone di quello che è accaduto il pomeriggio del 17 giugno nell’azienda agricola di Strada del Passo a Borgo Santa Maria quando il marito Satnam Singh, mentre era al lavoro nei campi ha perso un braccio, il figlio del titolare dell’azienda invece di chiamare i soccorsi lo ha portato a casa dove lo ha scaricato in via Genova a Borgo Bainsizza a sette chilometri di distanza rispetto al punto dove è avvenuto l’incidente. Secondo quanto riferito da Soni ai vicini di casa che per primi hanno dato l’allarme, sia alla donna che al marito sono stati tolti i cellulari. Satnam e la moglie vivevano in Italia senza permesso di soggiorno e non avevano il contratto.
Quando si è verificato l’infortunio il bracciante indiano è stato agganciato da un macchinario avvolgi plastica a rullo trainato da un trattore che gli ha tranciato il braccio destro schiacciando anche gli arti inferiori. L’urto è stato terribile. La sua morte ha indignato l’Italia.

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