Il fatto
01.07.2024 - 14:00
Niente da fare. E’ irreperibile. Non essendo a conoscenza del processo il giudice ha emesso una sentenza di non doversi procedere. Per Richard Mutangana, fratellastro di Liliane Murekatete, cognato del deputato Soumahoro, imputato nell’udienza preliminare sullo scandalo Karibu la cui posizione era stata stralciata, le ricerche sono vane e il processo dunque si chiude.
Non si sono potute costituire le parti civili tra cui Codancons e due amministrazioni comunali, perché l’imputato, difeso dall’avvocato Valentina Di Gregorio, è irreperibile. Finisce qui. Come previsto dall’introduzione della norma Cartabia il giudice ha stabilito un termine per le ricerche: il 2053.
Se sarà notificato l’atto entro quella data si riaprirà tutto altrimenti no. L’inchiesta è quella dove viene contestato a vario titolo insieme agli altri imputati (già al dibattimento) il riciclaggio, la frode nelle pubbliche forniture, la bancarotta. Andando a vedere sul web emerge che le ultime tracce portano in Ruanda dove gestisce un resort con pizzeria e piscina. Fino ad un certo periodo di tempo ha vissuto a Sermoneta Scalo, poi non si è più visto. Nell’inchiesta condotta dai pm Andrea D’Angeli e Giuseppe Miliano, il gip Giuseppe Molfese aveva rigettato la richiesta di custodia cautelare presentata dalla Procura. «Dal 2016 vive in Ruanda, avendo la disponibilità delle credenziali di accesso al conto corrente principale della Karibu e della Jumbo - è riportato nelle carte dell’inchiesta - ha potuto disporre a suo piacimento delle risorse pubbliche erogate per la gestione dei migranti trasferendo ingenti risorse di denaro pubblico a favore di se stesso oltrechè verso l’estero e in particolare in Ruanda dove ha avviato l’apertura di un supermercato. Il principale beneficiario (diretto o indiretto) degli importi ricevuti all’estero è Mutangana, impegnato a reinvestire il profitto illecito», aveva messo in evidenza il gip. Nei giorni scorsi l’udienza e non essendo stato notificato l’atto da parte della polizia giudiziaria all’imputato, il giudice ha emesso la sentenza.
Per l’altra inchiesta invece quella relativa all’evasione fiscale dove Mutangana è imputato il termine per le ricerche scade il 18 giugno del 2026. In base a quanto contestato dai militari della Guardia di Finanza del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Latina, le attività sono state aperte grazie ai fondi pubblici e Richard Mutangana sarebbe stato il presunto terminale estero del denaro. Tra pochi giorni in Tribunale è fissato il processo per tutti gli imputati che adesso sono in libertà, tra cui Liliane Murekatete, sorellastra di Richard e la madre. I giudici dovranno pronunciarsi sul fronte relativo alle eccezioni sollevate dalla difesa di escludere le parti civili. Per la posizione di Mutangana invece sia per l’inchiesta sull’evasione che per quella sul riciclaggio e la frode nelle pubbliche forniture essendo irreperibile è calato il sipario.
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