Il fatto
04.07.2024 - 09:30
Il sindaco di Aprilia Lanfranco Principi, finito ai domiciliari, è stato indagato anche per un reato “minore”, la turbativa d’asta, che però fa riferimento ad uno degli appalti più importanti per la città di Aprilia perché avrebbe dovuto mettere la parola fine ad un regime di proroghe e di incertezze: il trasporto pubblico locale. Una parte di inchiesta che chiama in causa però, anche l’allora sindaco di Aprilia, Antonio Terra, e l’assessore Luana Caporaso. Entrambi indagati, ma senza alcuna misura cautelare visto che il Gip ha respinto la richiesta, per entrambi, di una detenzione agli arresti domiciliari. Esigenze che al momento della richiesta, probabilmente, potevano essere concrete visto che entrambi erano ancora in carica, ma che visto il lasso di tempo trascorso e soprattutto, l’esito delle urne che ha portato entrambi all’opposizione, potrebbero aver fatto venir meno il rischio di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato.
La questione, in città è nota: l’appalto alla fine fu una gara tra la Nuova Tesi Bus di Urbano Tesei, e la Schiaffini Travel.
Per gli inquirenti, Tesei, vicino al sodalizio, e soprattutto a pezzi dell’amministrazione, sarebbe riuscito a “turbare” la gara indetta il 25 luglio 2019. Per farlo però, avrebbe avuto il concorso di Antonio Terra, sindaco, che avrebbe interessato, o meglio incaricato il suo vice, Lanfranco Principi e l’allora assessore Luana Caporaso «di dare indicazioni al R.U.P. Paolo Terribili e a membri della commissione giudicatrice identificati in Umberto Martone di procedere all’aggiudicazione della gara comunque alla ditta Nuova Tesei. Nonostante la ditta Schiaffini Travel s.p.a. avesse ottenuto un punteggio superiore di circa un punto percentuale, la gara medesima veniva aggiudicata alla Nuova Tesei s.r.l. con un punteggio pari a 98,75 e la Schiaffini Travel s.p.a. dichiarata seconda classificata con un punteggio pari a 96,25».
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