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Mafia apriliana: armi da guerra e tantissimi soldi. Il codice Gangemi

I rapporti con Nicoletti, gli investimenti diretti e con prestanome a Latina, non ha mai smesso di essere ricco

Mafia apriliana: armi da guerra e tantissimi soldi. Il codice Gangemi

La ricchezza e il rispetto sono il codice di Sergio Gangemi, descritto in atti come il perno di una holding attraverso la quale reimpiega capitali accumulati illecitamente. E’ la biografia, soprattutto che conta. E infatti vengono tracciati rapporti «tra la famiglia Gangemi e, da un lato, le cosche reggine presenti nell’area pontina (Araniti, De Stefano, Martino) e, dall’altro, con il gruppo familiare facente capo al defunto Enrico Nicoletti, più noto come il cassiere della banda della Magliana». Ci sono intercettazioni telefoniche che provano questo contatto. Eppure è a Latina che si consolida l’impero. Pur essendo stato colpito da numerosi provvedimenti giudiziari patrimoniali il cinquantenne calabrese non ha mai smesso di essere ricco. 
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