Il fatto
06.07.2024 - 07:30
Dopo gli arresti, in pratica il giorno dopo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Francesco Patrone, ha avviato gli interrogatori di garanzia. Come è prassi in queste situazioni, ha deciso di ascoltare per primi i soggetti indagati e destinatari di misure cautelari che si trovavano già ristretti in carcere.
E tra i primi ad essere ascoltato, nella mattinata di ieri, è stato Sergio Gangemi. «Imprenditore espressione delle consorterie di ‘ndrangheta» come lo definiscono le carte dell’inchiesta, si trova recluso nel carcere di Frosinone per una condanna precedente e, assistito dal legale di fiducia Pierpaolo dell’Anno, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande.
Imprenditore di lungo corso, finì in una inchiesta su una maxi evasione dell’Iva per 37,5 milioni di euro, legata ad un giro di affari che era stato nascosto all’Agenzia delle Entrate per oltre 187 milioni.
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