Cronaca
07.07.2024 - 08:30
Con l’obiettivo di prevenire le forme di aggregazione malsane dalle quali scaturiscono quasi quotidianamente liti animate, risse e folli aggressioni, la Questura di Latina ha passato al setaccio nei giorni scorsi il quartiere Nicolosi, il rione multietnico per eccellenza della città situato tra il centro e le autolinee, concentrando l’attenzione su quei locali, come i mini market gestiti da stranieri che vendono alcolici, anche violando le norme e le ordinanze in vigore. Un servizio che rientra in una più vasta operazione di controllo del territorio che va avanti da tempo e mira anche a contrastare gli affari illeciti gestiti in quel quadrante del capoluogo, mai del tutto estirpati dalle inchieste degli ultimi anni.
Gli agenti del questore Fausto Vinci sono entrati in azione con personale della Squadra Amministrativa della Divisione Pasi per effettuare accertamenti mirati presso le attività commerciali e presso gli esercizi di vicinato etnici. I controlli volti a prevenire e contrastare gli illeciti amministrativi relativi alle norme di Pubblica Sicurezza sulla somministrazione di bevande alcoliche a minori, nel consueto approccio trasversale della Polizia di Stato, si sono concentrati anche sulla verifica della presenza di cittadini extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno ed eventuali pregiudicati.
Tant’è vero che durante una delle ispezioni, in un negozio di alimentari, è stato identificato lavoratore originario del Bangladesh, risultato essere richiedente asilo, ma impiegato senza una regolare assunzione. Per la sua posizione è scattata la segnalazione all’Ispettorato del lavoro
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