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Cronaca

Dopo la morte di Satnam tanti braccianti rimasti senza lavoro

Per timore di controlli, gli imprenditori invece di regolarizzarli li hanno allontanati. Alcuni aspettano, altri sono andati via

Dopo la morte di Satnam tanti braccianti rimasti senza lavoro

Gli invisibili rischiano di restare tali Dalla mattina alla sera moltissimi braccianti agricoli indiani impegnati nelle campagne dell’Agro Pontino sono stati «licenziati» . Anche se non hanno mai avuto uno straccio di contratto, il datore di lavoro alla luce della grandissima attenzione che si è alzata attorno al caso di Satnam Singh, ha dato loro il benservito. «Ora no, non è il momento con tutti questi controlli e quello che è successo», si sono sentiti dire tanti braccianti agricoli che all’improvviso hanno perso l’impiego.  Ad incidere la paura di controlli e anche di altri infortuni con inevitabili ripercussioni.  


Alcuni restano e aspettano che la situazione diventi più calma, altri sono andati via alla ricerca di piccoli imprenditori verso il sud della provincia, altri ancora invece sono partiti verso altre regioni. 


 Qualcuno lo aveva detto a bassa voce, in occasione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil raccontando che dopo la morte di Satnam, chi fino a pochi giorni fa faceva lavorare senza contratto, senza garanzie e in nero, adesso non vuole accollarsi questo rischio e così dalla mattina alla sera decine e decine di braccianti agricoli sono stati mandati a casa. In un caso un bracciante agricolo non avendo più soldi per pagare l’affitto è andato a dormire su una panchina di Latina. La situazione dei braccianti agricoli senza alcuna tutela potrebbe diventare esplosiva.

 

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