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Cronaca

Strage a Cori, i dubbi sulla dinamica dell'incidente

Stavano tornando a casa tutte e tre le vittime: Alice e Christian sul motard, Ezio sulla Yamaha R1

Strage a Cori, i dubbi sulla dinamica dell'incidente

Tornavano tutti e tre a casa. L’immane tragedia che da domenica sera ha sconvolto le comunità di Giulianello, Cori e Sezze strappando all’amore dei loro cari le vite di Alice Carconi che aveva appena 14 anni, di Christian Spirito, che di anni ne aveva 16 e del 45enne Ezio Marchetti, presenta ancora alcuni elementi da chiarire. A farlo saranno le conclusioni che i Carabinieri del Comando stazione di Cori trarranno dai rilievi effettuati l’altra notte lungo la provinciale tra Cori e Giulianello, nei pressi della contrada Colle Fagiano. E’ qui, pochi metri dopo lo svincolo per Cori Monte, che le moto su cui viaggiavano le tre vittime, si sono scontrate frontalmente.

Una dinamica da chiarire

Cosa sia successo poco prima delle 21 alle porte di Cori, al momento, è ancora poco chiaro. Sulla strada, a decine di metri di distanza dal punto in cui le due ruote si sono centrate, c’è una grossa macchia di carburante e olio bruciato. Vi è rimasto il carburatore del “cinquantino” su cui viaggiavano i due ragazzini di Cori. Un guasto improvviso? Un problema di alimentazione che potrebbe aver innescato un incendio mentre la moto procedeva verso Giulianello? E’ per questo che il 16enne non è riuscito a fermarsi? Sono solo una parte dei dubbi che restano da chiarire così come quelli legati alla velocità di entrambe le moto. L’impatto infatti, è stato devastante per entrambe. Se gli effetti di uno scontro per il motard del giovane corese sono tutto sommato coerenti con la massa della piccola due ruote, soprattutto nel caso di impatto con una moto sportiva di grossa cilindrata, lo sono forse un po’ meno quelli che la moto del centauro setino, una Yamaha R1 ha riportato. Distrutta anche quella. Un’altra ipotesi è che la moto su cui viaggiava la coppia abbia tentato un sorpasso e che questo abbia potuto contribuire allo scontro frontale. Il conducente di una vettura che si è fermato e sembra abbia allertato i soccorsi, è stato ascoltato dai militari diretti dal comandante di stazione Tatangeli, direttamente sul posto.

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