Il fatto
17.07.2024 - 08:00
I tratti di spiaggia libera da ieri sono di nuovo privi di bagnini, perché il Comune aveva affidato il servizio di vigilanza e assistenza bagnanti solo fino a domenica con l’intenzione poi di espletare una seconda gara per coprire il periodo di gestione da lunedì fino a metà settembre, ovvero la conclusione della stagione balneare. Proprio com’era avvenuto all’inizio dell’estate, infatti, si stanno registrando ritardi nella procedura di affidamento del servizio e la società che aveva assicurato la presenza dei bagnini finora, lo ha fatto aggiungendo un giorno in più, quello di lunedì, pensando che nel frattempo l’ente locale stesse completando le procedure per la prosecuzione dell’affidamento.
Così non è stato, ma intanto le spiagge libere sono tornate a essere incustodite, sebbene il rischio per i bagnanti sia concreto: basti pensare che lunedì, quando il vecchio gestore dell’appalto avrebbe dovuto smettere di lavorare e invece ha aggiunto un giorno di servizio, gli assistenti bagnanti hanno dovuto soccorrere un giovane rimasto in balia delle onde nella zona di Rio Martino, quindi in un tratto dove insistono poche spiagge attrezzate. Stabilimenti e noleggiatori di lettini e ombrelloni infatti assicurano la presenza dei bagnini a spese loro, con addetti che inevitabilmente vigilano anche sui tratti di costa adiacenti, ma non possono assicurare la copertura totale del lungomare.
Oltretutto senza dimenticare che il servizio di vigilanza delle spiagge libere era iniziato in ritardo e non in concomitanza con l’avvio della stagione balneare perché già la prima procedura aveva subito rallentamenti che avevano portato all’affidamento formale solo all’inizio di luglio. Nel primo caso in Comune avevano “perso” tempo per reperire le somme necessarie al pagamento di rimborsi equi per gli addetti alla vigilanza delle spiagge e all’assistenza dei bagnanti, ma sembra che anche ora dalle parti di piazza del Popolo ci siano problemi con i fondi o almeno questa è la scusa comunicata in maniera informale per giustificare il nuovo ritardo.
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