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Il fatto

Liti, aggressioni e spedizioni punitive. Piazza sotto assedio della gang di tunisini

Un gruppo di stranieri molesta e minaccia esercenti e clienti: momenti di tensione nelle ultime sere. Uno di loro, armato di coltello, ha cercato di ferire un ragazzo

Liti, aggressioni e spedizioni punitive. Piazza sotto assedio della gang di tunisini

La situazione in piazza Santa Maria Goretti è degenerata in fretta, da quando ai bivacchi di senzatetto e sbandati si è aggiunto un gruppo di giovani tunisini, immigrati che vivono di espedienti e hanno stabilito la loro base in quella zona, per muoversi indisturbati nel circondario con le loro scorribande fino al vicino quartiere Nicolosi e alla stazione degli autobus. Una vera e propria gang dedita allo spaccio di droga, come ai furti e alle rapine, vere e proprie azioni criminali condite da comportamenti molesti ai danni di residenti e commercianti, avventori compresi.

Nelle ultime sere però si sono registrati episodi preoccupanti che hanno richiesto più volte l’intervento della Polizia: si è sfiorato il peggio e ora i cittadini invocano l’intervento delle istituzioni.
Il clima in piazza è rovente da quando è comparsa la gang di giovani nordafricani. Infastidiscono e molestano, anche in maniera grave, sia i residenti che i clienti di ristoranti e pizzerie della zona.

Irrompono nei locali all’ora di cena, minacciano gli avventori durante i pasti e capita persino che si denudino per mostrare i genitali: l’ultima volta è successo nel primo pomeriggio di ieri, sotto la luce del sole. Fatto sta che lunedì sera, mentre litigavano, i tunisini hanno finito per lanciare bicchieri in un locale, e la situazione è precipitata in fretta. Gestore dipendenti sono stati accerchiati fino e sono intervenuti anche i dipendenti del locale adiacente in loro difesa. Poi martedì la furia dei nordafricani si è spostata nell’altra attività commerciale, come in una sorta di vendetta per l’intromissione della sera precedente. Uno dei tunisini impugnava un coltello che voleva utilizzare per colpire un ragazzo, ma la reazione delle vittime e la chiamata al 112 hanno evitato il peggio.

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